Malinovskyi-Miranchuk, il calcio oltre la guerra nel loro abbraccio
Lo scoppio della guerra tra Ucraina e Russia
In giorni difficili come quelli che stiamo vivendo, mentre in tv scorrono immagini crude e surreali, in un battito di ciglia sembra si sia tornati a quella devastazione di cui ci parlavano, ed alcuni lo fanno tutt’oggi, i nostri nonni. Quelle scene lugubri a cui non si può mai essere abituati, mai, e non nel 2022. La storia non può ripetersi.
Palazzi sventrati, persone che lasciano le loro abitazioni (quelle che dovrebbero essere considerate un porto sicuro) per recarsi nei bunker, per raggiungere altre nazioni, per sfuggire alle bombe ed agli attacchi che stanno attaccando il cuore del popolo ucraino, Kiev. Donne che scappano con i propri bambini, alla ricerca del primo bus, del primo treno, per lasciare quell’aria pesante che sa di morte in ogni angolo. Senza però mai liberarsi da parenti, affetti ed animali domestici, i quali seppur non avendo la parola sembrano aver capito tutto della furia umana che sta colpendo. Lasciano insieme alle loro case, anche gli uomini, a difesa del proprio Stato e della propria identità.
“Mali” e “Mira” al cuore della Dea
Ma quello che vi vogliamo raccontare oggi, é un episodio che é avvenuto in Italia, precisamente e Bergamo, in un club di Serie A, l’Atalanta. Vogliamo attraverso le testimonianze dei compagni di squadra, rendere noto il bel gesto di due ragazzi che giocano nella Dea, Ruslan Malinovskyi e Aleksey Miranchuk.
In Ucraina si sta scrivendo una bruttissima pagina di storia, quella dell’invasione russa con obiettivo Kiev, l’anima del popolo ucraino. Ruslan, ucraino, e Aleksey, russo, sono prima di tutto amici, poi compagni di squadra, entrambi con un gran mancino.
I loro Paesi sono in guerra, tante persone stanno perdendo la vita per ordini dati dall’alto, per una guerra tra “fratelli”. Sì, perché questo sono i due ragazzi della Dea. La risposta i due l’hanno data sul campo, una doppietta di Malinovskyi contro l’Olympiakos senza mai scordare le sue origini. E poi, la rete di Miranchuk e l’esultanza a testa bassa di ieri sera, contro la Samp.
Photo LiveMedia/Francesco Scaccianoce Bergamo, Italy, February 28, 2022, italian soccer Serie A match Atalanta BC vs UC Sampdoria Image shows: Aleksej Miranchuk (Atalanta BC) celebrates after scoring his side’s fourth goal of the match LiveMedia – World Copyright
Il toccante racconto di Pessina che ha commosso De Roon
Il giocatore italiano, Matteo Pessina, il quale durante la favola di Euro2020 ci aveva raccontato le sue giornate, le vittorie degli azzurri, mediante post su Instagram, in questi giorni ha svelato un bellissimo episodio di sostegno e di fratellanza tra i due giocatori:
“Nel nostro spogliatoio i due popoli coinvolti in guerra hanno i volti di Ruslan e Aleksey. “Mali” un ragazzo introverso, disponibile e con un carattere forte. “Mira” un ragazzo semplice, forse il più buono che conosca, timido e con passioni molto simili alle mie.
L’altro giorno, mentre la follia della guerra metteva contro Russia e Ucraina, loro a Zingonia si sono abbracciati. E noi ci siamo stretti a loro e continueremo a farlo in questo momento difficile come una grande famiglia.
Questo è il calcio che unisce ciò che la follia umana prova a dividere”.
“Sono stati giorni difficili – ha svelato Marten De Roon, un altro loro compagno di squadra -, abbiamo visto soprattutto Ruslan in difficoltà perché la sua famiglia è nel suo Paese e noi stiamo provando ad aiutarlo. Miranchuk è un grande compagno: tra di loro parlano e hanno una grande amicizia. È inspiegabile che nel 2022 parliamo ancora di guerra, ma tra loro due c’è solo amicizia e noi tutti proviamo ad aiutarli. Pessina ha spiegato molto bene la situazione e cosa significa essere una squadra e essere compagni, io faccio un po’ di fatica in italiano. Il suo post è stato bellissimo, quando l’ho letto mi sono emozionato”.
Photo LiveMedia/Francesco Scaccianoce Bergamo, Italy, December 18, 2021, italian soccer Serie A match Atalanta BC vs AS Roma Image shows: Rusland Malinovskyi (Atalanta Bergamasca Calcio) in action LiveMedia – World Copyright
Un’immagine in contrasto quella raccontata da Pessina con quanto sta avvenendo a circa 2.000 km da Bergamo. Perché questa é la parte bella del calcio, perché questo é un gesto che resterà nella storia, due ragazzi, due popoli, che si stringono nonostante la brutale follia che continua a colpire.