Mancini: “Bisognerebbe amare di più la Nazionale. Immobile? Non valeva la pena rischiarlo”
Scrive Sportmediaset, il presente si chiama Nations League e si gioca in Ungheria. Dimenticando il passato senza pensare al futuro, la Nazionale del ct Mancini ha l’occasione di qualificarsi per la seconda volta consecutiva alla Final Four della competizione. Per farlo dovrà vincere in casa dell’Ungheria reduce dal successo in casa della Germania: “Giocare qui non è mai semplice – ha commentato Roberto Mancini alla vigilia – e Marco Rossi, che è stato mio compagno di squadra, ha fatto un ottimo lavoro”. In attacco l’Italia non avrà Immobile: “Non valeva la pena correre il rischio, Ciro ha provato ma era troppo pericoloso”.
Proprio l’assenza dell’ultimo secondo di Ciro Immobile, con l’attaccante arrivato fin sotto l’aereo coi compagni, ha fatto discutere. Mancini però ha spiegato: “Sapevamo che sarebbe stato difficile recuperarlo, ma Ciro non stava malissimo e voleva recuperare. Però si è allenato pochissimo e stamattina abbiamo deciso così”.
Sulla decisione ha sicuramente influito anche la volontà del club, ma Mancini minimizza: “Questo problema ce l’hanno tutti i ct durante l’anno, ma quello che interessa a me è che i giocatori abbiano voglia di venire in Nazionale. Noi non vogliamo creare problemi a nessuno, ma la Nazionale bisognerebbe amarla un po’ di più”.
L’Italia cambierà qualcosa rispetto al successo contro l’Inghilterra: “Vediamo come stanno i ragazzi, ma giocheremo con la massima tranquillità per sfruttare al meglio le occasioni. Stiamo valutando come metterli in difficoltà. L’Ungheria davanti a 70mila persone proverà a vincere e noi dovremo stare sereni. Proveremo a passare il turno, ma abbiamo il 50 e 50 di farlo”.
Contro l’Inghilterra è stato decisivo Raspadori: “Può diventare un giocatore importante, ma deve crescere. L’ho portato all’Europeo che ancora aveva giocato pochissime gare, ma anche ora ha poca esperienza internazionale. Sicuramente però ha qualità importanti”.