Kvara-Osi: affinità elettive. Simeone è il vice perfetto e alla Roma non basta una grande prestazione di squadra
“Noi non conosciamo le persone quando vengono da noi; dobbiamo andare noi da loro per sapere quel che sono“, scriveva Goethe nel suo Le affinità elettive e così si può descrivere il rapporto tra Osimhen e Kvaratskhelia: due gemelli del gol diversi, che si trovano sempre, che si cercano, si avvicinano ed esultano sempre insieme, uno aspetta l’altro perché insieme si completano. Dopo una decina di minuti dominati dalla Roma, il Napoli sfrutta la sua innata capacità di tracciare triangoli sul campo senza righe o matite e trova un gol bellissimo: 1, lo stop di petto; 2, il palleggio di ginocchio; 3, la sassata sotto la traversa. Osimhen aspettava Kvaratskhelia come l’acqua nel deserto, partner migliore per lui non c’è: il georgiano crossa sempre lì, perché sa che il suo amico ci arriverà in un modo o nell’altro.
Photo LiveMedia/Agostino Gemito Naples, Italy, January 29, 2023, italian soccer Serie A match SSC Napoli vs AS Roma Image shows: Victor Osimhen of SSC Napoli celebrates after scoring goal during the Serie A match between SSC Napoli v AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona LiveMedia – World Copyright
La Roma non si mette sulle spalle di Dybala come successo spesso nelle ultime partite, ma gioca di squadra, mette il cuore e lo getta oltre l’ostacolo con El Shaarawy, che ha un conto in sospeso con il Napoli e lo punisce ancora, sempre al Maradona, facendo rivivere i fantasmi dello scorso anno ai tifosi partenopei. I giallorossi coronano con il pareggio una prestazione dominante nel secondo tempo, ma poi entra lui, il vice perfetto, che esulta come un pazzo al gol di Osimhen anche se non ha possibilità di scalzarlo: Simeone.
Photo LiveMedia/Agostino Gemito Naples, Italy, January 29, 2023, italian soccer Serie A match SSC Napoli vs AS Roma Image shows: Giovanni Simeone of SSC Napoli celebrates after scoring goal during the Serie A match between SSC Napoli v AS Roma at Stadio Diego Armando Maradona LiveMedia – World Copyright
Di appariscente non ha nulla l’argentino: non corre come il nigeriano, non ha la fantasia del georgiano, ma ha la voglia di vendicarsi contro tutti quelli che gli avevano detto che non poteva farcela, che se fallivi in piazze medio-piccole allora non eri un grande attaccante. Invece Simeone ha segnato tre gol decisivi in campionato e ha regalato 9 punti al Napoli, tutti e tre partendo dalla panchina. E Spalletti fa un cambio geniale, perché la difesa della Roma aveva ormai capito troppo bene Osimhen, schermandolo ormai senza problemi e così l’ha scombussolata. Altra sassata all’incrocio e il Maradona in festa, ancora.
Di Simona Ianuale