2 pali, 2 gol annullati, intensità, ritmo: Sassuolo-Napoli meglio di un big match

Per chi ama vedere un calcio italiano diverso, spero si sia sintonizzato su DAZN a vedere Sassuolo–Napoli, una partita giocata con intensità e ritmo da due squadre separate quasi da un abisso in classifica, ma che sul campo si sono sfidate a viso aperto senza disdegnare sortite offensive da una parte e dall’altra. Si annullano quasi in tutto: al palo di Laurienté risponde quello di Osimhen, al gol annullato sempre di un indemoniato Laurienté risponde quello a tempo scaduto di Simeone. Uno spot per il calcio italiano? Forse no, di sicuro i tifosi neutri se la sono goduta questa partita.

Fermate quei due

A voler parlare della partita nello specifico bisogna dire che il Napoli gioca un primo tempo indemoniato, come se dovesse dimostrare ancora qualcosa: tanta intensità e recupero palla alto per gli azzurri, con la coppia di centrali difensivi stabilmente ben oltre la linea di metà campo avversaria. Poi basta un guizzo ed è quello di Kvaratskhelia, che va via a metà campo, non riescono a fermarlo nemmeno con un fallo e infila Consigli. A rispondergli un altrettanto indiavolato Laurienté, che si farà annullare un gol a fine primo tempo, ma in questa occasione prende il palo dopo aver superato di forza e voglia Di Lorenzo. Giocatore da mettere sui taccuini della grandi squadre, perché ha talento e colpi interessanti, oltre a una tecnica che può solo essere affinata. Poi Osimhen su azione personale manca l’appuntamento col raddoppio, ma non si può prendere sempre il palo: l’alternativa è buttare giù la porta e tirare una fucilata sul palo di Consigli che, un po’ colpevole un po’ troppo ottimista, battezza il cross al centro, dimenticando che il nigeriano tira anche da calcio d’angolo (per questo non glieli fanno battere). 31 gol e 15 assist per i nuovi gemelli del gol: mostruosi.

Ah se il Sassuolo giocasse sempre così…

Il Sassuolo nel secondo tempo crea, anche tanto, nonostante il Napoli sfiori il tris. In alcuni momenti della gara riesce a chiudere gli azzurri nella propria metà campo e sulla fascia sinistra Laurienté è in una serata di grazia dove gli manca solo il gol, ma in quanto a sterzate, dribbling e giocate non teme il confronto con Kvaratskhelia. Il Napoli concede qualcosa agli avversari, soprattutto negli ultimi 10 minuti, dove più volte sfiorano il palo le conclusioni neroverdi, per la gioia di un indiavolato Spalletti e menomale, direi: sono i dettagli che cambiano le partite. C’è tempo ancora per pareggiare il numero di gol annullati con quello negato a Simeone, che stava per migliorare la sua media realizzativa. Di fronte a una prestazione del genere del Sassuolo, che se la gioca quasi alla pari della capolista, viene da chiedersi perché nelle ultime stagioni la squadra neroverde ha sempre messo in mostra una buona qualità di gioco senza fare quel salto di qualità che un po’ tutti ci aspettavamo? L’Europa League sembrava essere il punto di snodo per la consacrazione, invece si è rivelata un punto di arrivo che ha lasciato un certo amaro in bocca, quel senso di incompiuto che ha relegato la squadra emiliana nell’anonimato della classifica nonostante la nomea di squadra ammazza big. Non oggi.

Di Simona Ianuale