La Serie A rimpiangerà questo Napoli. Alla base di un dominio praticamente incontrastato, frutto di 23 vittorie in 27 partite, c’è un castello di statistiche impressionanti, in cui gli azzurri non solo non hanno eguali in campionato, ma staccano notevolmente le inseguitrici, in un’ormai solitaria corsa scudetto. Abbiamo selezionato alcuni dati dal nostro database e, spoiler, il +19 sembrerà una conseguenza quasi banale di quanto leggerete di seguito.
In attacco le cose vanno a meraviglia, soprattutto perché mister Spalletti può contare sulle 33 reti e sui 17 assist della ditta Osimhen–Kvaratskhelia, primo e terzo nella classifica dei cannonieri del nostro campionato. La coppia azzurra è dietro soltanto a Haaland-Foden (37 gol e 9 assist) in tutta Europa. Meglio di Messi-Mbappe (32+17), tanto per dirne una. In campionato nessuna squadra tiene il passo realizzativo del Napoli, che ha segnato 64 gol in 27 partite, 2,37 in media a gara. Il secondo miglior attacco è dell’Inter, ferma a 47, seguono la Juventus con 45 e Milan e Atalanta a quota 44, venti in meno della capolista. Gli unici due dati che avvicinano i marziani ai terrestri sono la percentuale realizzativa – 20% quella dei partenopei (esclusi i tiri bloccati), 19% della Lazio seconda – e i tiri, 444 quelli di Osimhen (che da solo ne conta 99) e compagni, 442 quelli dell’Inter. Terza, ma più staccata, la Fiorentina con 431.
E’ ormai chiaro come il primo posto del Napoli non sia meritato, ma stra-stra-stra meritato. I numeri non mentono, per segnare tutti quei gol, bisogna tirare, possibilmente in porta. Quanto? Dipende dalla freddezza degli attaccanti, quelli azzurri segnano molto, ma sbagliano anche abbastanza (ne abbiamo già parlato in un articolo recente sulle big chance mancate). Osimhen è primo sia per gol fatti (21) sia per quelli “mangiati” (secondo Kickest le big chance mancate dal nigeriano sono 18, ma lo perdoniamo). Anche la classifica dei tiri nello specchio vede il Napoli saldamente al comando della Serie A, con 161 conclusioni (pali esclusi, ben 13). Distanti anche qui Inter e Milan, 137 e 136, che comunque in 90′ calciano in porta cinque volte. Il Napoli, però, quasi sei.
Un’altra statistica in cui la banda di Spalletti eccelle quest’anno (e in cui ha primeggiato anche durante la passata stagione) è il possesso palla. La media fra partite in casa e in trasferta segna 61,5% (dato Transfermarkt), e – a costo di diventare ripetitivi – proponiamo anche qui i dati delle altre squadre. La Lazio di Sarri, attualmente seconda e amante del palleggio, si ferma al 52,4%, la Fiorentina di Italiano è quella che più si avvicina, con il 56,9%, meglio dell’Inter (56%). Capitolo passaggi. Sono 15.795 quelli del Napoli, quasi 1.500 in più dei 14.322 confezionati dalla Lazio. La percentuale di quelli riusciti sul totale è dell’87%, Lobotka la spinge fino al 94,5% ed è il migliore in Italia, ma nella top 10 ci sono anche Rrahmani (91%) e Kim (90,7%), segno che gran parte delle azioni partono con successo dai due centrali. Spalletti ha costruito una squadra impressionante, che vanta il miglior attacco e la miglior difesa, con due sole reti subite nel girone di ritorno. Scudetto, se non ora, quando?
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