Certe volte dovrei fare come Dario Hübner: rinunciare alla Premier League per amore
Classe 1967, Dario Hübner ha rappresentato una generazione: quella del calciatore operaio, proprio così, Dario fino all’età di vent’anni ha alternato la carriera da calciatore a quella di carpentiere. Chiamato “Tatanka” per la sua prestanza fisica, l’attaccante ha lasciato il segno anche se alcune sue scelte hanno lasciato tutti un po’ perplessi.
No alla Premier per amore
Nel 2001, dopo quattro stagioni con il Brescia, dove mette a segno 129 reti, all’età di 34 anni Dario si trova davanti ad una scelta importante. Gli vengono infatti offerti due contratti per chiudere in bellezza la sua carriera. Nonostante non abbia mai vinto una coppa, e non sia mai arrivato in Nazionale, Hubner ha sempre fatto la differenza nelle squadre in cui ha giocato.
Le due offerte provenivano dal Venezia e l’Inghilterra, dove diverse squadre di Premier League erano disposte ad offrirgli un contratto. Tatanka però decide, con una manovra decisamente inaspettata, di rifiutarle entrambe. Accetta invece di trasferirsi al Piacenza, neo-promossa in Serie A, sebbene questo comporti uno stipendio più basso.L’attaccante in quella stagione arrivò a vincere la classifica capocannonieri della Serie A 2001/2002 insieme allo juventino David Trezeguet.
Molti appassionati di calcio, all’epoca, non si spiegarono la scelta. E nemmeno Hubner si preoccupò di fornire risposte. La motivazione in realtà, rivelata anni dopo, era che Piacenza era più vicino a Crema, città nella quale viveva sua moglie, Rosa. Scelse quindi Piacenza, a 40 minuti da casa.
La storia di Dario Hubner ha pure ispirato una nota canzone di Calcutta, che ha proprio dedicato un brano al calciatore con il titolo, Hübner.
Rinunciare ai soldi per amore, un calciatore d’altri tempi.