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Milan, le pagelle: Calabria tradito dall’emozione, Theo non affonda ma scivola. Maignan 6,5

Maignan 6.5 – Nessuna colpa sulle due reti, anzi. Ci mette anche una pezza poco dopo il palo di Calhanoglu e nella ripresa è prodigioso su Dzeko

Photo LiveMedia/Fabrizio Carabelli Milan, Italy, November 05, 2022, italian soccer Serie A match AC Milan vs Spezia Calcio Image shows: Theo Hernandez of AC Milan celebrates after scoring a goal during Serie A 2022/23 football match between AC Milan and Spezia Calcio at Giuseppe Meazza Stadium, Milan, Italy on November 05, 2022 LiveMedia – World Copyright

Maignan 6.5 – Nessuna colpa sulle due reti, anzi. Ci mette anche una pezza poco dopo il palo di Calhanoglu e nella ripresa è prodigioso su Dzeko. In definitiva la situazione per il Milan è critica, ma se non è disperata è anche grazie a lui.

Calabria 4 – L’emozione gioca brutti scherzi al capitano, nella sua notte più importante da giocatore del Milan. Perde il duello con Dzeko in occasione del gol del vantaggio nerazzurro e va in affanno nell’azione che porta al raddoppio. Prova a rialzarsi ma gli errori commessi pesano troppo. Dall’82’ Kalulu sv.

Kjaer 4.5 – La sua esperienza dovrebbe fare la differenza nel reparto. Dov’era in occasione delle reti? Il VAR lo salva in occasione del rigore tolto a Lautaro, ma l’azione che aveva portato l’argentino in area nasce dal suo errore. Dal 59′ Thiaw 6 – Ci mette il fisico, tiene testa al gigante Lukaku.

Tomori 5 – Lautaro lo mette a sedere, l’Inter buca spesso per vie centrali. Serata da dimenticare anche per lui.

Théo Hernández 4.5 – Senza Leao le maggiori speranze vengono riposte nel francese che non solo non affonda mai, ma scivola anche in occasione del raddoppio nerazzurro.

Krunić 5.5 – Tanta corsa, tanto cuore, ma stavolta per lo più a vuoto. Si fa ammonire nel primo tempo e rischia anche quando manda a quel paese il direttore di gara.

Tonali 6 – Purtroppo anche lui si ritrova protagonista nel concorso di colpa in occasione del raddoppio. Ma è tra pochi che almeno ci provano: nel primo tempo trova sempre e comunque un muro di gomma, meglio nella ripresa dove quasi manda in gol Messias e trova il palo quando lui stesso ha l’occasione.

Brahim Díaz 5 – Pollicino tra i giganti. Non riesce a far valere l’estro e l’agilità che semmai diventano un punto debole contro avversari che lo sovrastano fisicamente. Dall’82’ Pobega sv.

Bennacer sv – Nel Milan che affonda, arriva pure la beffa del suo infortunio. Dal 18′ Messias 5 – Prova a dare la sveglia ma anche lui rimane imbrigliato nella rete nerazzurra. E quando ha l’occasione per riaprire la partita, raccogliendo un cioccolatino di Tonali, spreca malamente.
Saelemaekers 5.5 – L’impegno è lodevole e il compito dei più infami: sostituire Leao. Non sono la stessa cosa, non ci si può aspettare la stessa cosa. Ci prova ma non sfonda mai. Dal 59′ Origi 6 – Entra bene in partita, ha un paio di spunti importanti.

Giroud 5 – La prestazione del francese, come spesso succede, risente terribilmente dalla squadra. Che è in costante balia dell’avversario, figurarsi fornire palloni giocabili al centravanti. Le statistiche dicono tutto: zero tiri in porta.

Allenatore Stefano Pioli 5 – Senza Leao ripone le speranze nel collettivo, che però lo tradisce. Gambe che tremano, giocatori che scivolano troppo, l’uno-due dei primi minuti e tante grazie che il passivo non è peggiore. Questo Milan si è distinto in Champions per l’umiltà e la concentrazione con cui ha affrontato le sfide, stavolta ha pienamente tradito le attese.

Fonte: Tuttomercatoweb.