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Plusvalenze Juve: la Procura chiede un -11 in classifica. Cresce l’attesa sul giudizio

Questo è il giorno della Juve in tutti i sensi, la Procura chiede 11 punti di penalizzazione

Scrive Sportmediaset, è il giorno della Juve, in tutti i sensi. Non solo sul campo, con i bianconeri impegnati contro l’Empoli,  ma soprattutto all’interno del tribunale della Corte Federale d’Appello, chiamata a ridisegnare per l’ennesima volta la classifica e a chiudere, si spera, definitivamente, la questione plusvalenze. I giudici, riuniti dalle 10, dovranno infatti decidere quanti punti di penalizzazione infliggere ai bianconeri dopo la richiesta di rimodulazione della pena del Collegio di Garanzia del Coni. La Procura federale, guidata da Chiné, ha chiesto una penalizzazione di 11 punti e l’inibizione di 8 mesi per i dirigenti coinvolti. Nel primo processo, nonostante il -9 chiesto da Chiné, alla Juve erano stati tolti 15 punti. 

Ma andiamo con ordine e partiamo dal principio di afflittività, centrale in questo caso. Perché raggiunga il suo scopo, la nuova penalizzazione deve essere punitiva. Quindi, nel caso specifico, deve estromettere i bianconeri dai primi quattro posti, validi per la qualificazione alla prossima Champions. In questo senso è logico pensare che nella nuova classifica venga retrocessa alle spalle del Milan, attualmente quinto. Perché questo accada, sarebbe in teoria sufficiente, a oggi, una penalizzazione di nove punti – tenendo conto una vittoria dei bianconeri questa sera, ndr -, ma tanto potrebbe non bastare per permettere ai bianconeri, nelle ultime di giornate, di superare nuovamente i rossoneri che, tra l’altro, affronteranno allo Stadium domenica prossima. 

Di qui la sensazione che lo “sconto” in qualche modo richiesto dal Collegio di Garanzia possa essere minimo, diciamo quattro punti stando alla richiesta dell’accusa. 

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