Le lacrime di El Shaarawy: “Pianto liberatorio? C’era la rabbia di aver sentito voci non vere”
Scrive Gazzetta, “Come si può pensare di mancare di rispetto al calcio quando vivi tutto questo? Penso che andare sotto la Curva e gioire con i tuoi tifosi sia una delle emozioni più belle. Ho pensato sempre e solo a questo: è uno sfogo per tutto il periodo. Sono felice e contentissimo per questo gol e per la vittoria”. La rete al 90′ al Monza che ha regalato i tre punti alla Roma è stata una liberazione per Stephan El Shaarawy, entrato nella ripresa per Bove e diventato il match winner dell’Olimpico. Per il Faraone il valore è doppio perché si scrolla di dosso le accuse degli ultimi giorni, anche lui tirato in ballo da Fabrizio Corona e Striscia La Notizia nel caso delle scommesse.
Prima i suoi legali, poi la società e ieri anche Mourinho lo hanno difeso privatamente e pubblicamente, dando fiducia al calciatore che non risulta indagato né dalla procura di Torino né da quella federale. Per questo al triplice fischio l’abbraccio con Lukalu e il pianto, con le lacrime liberatore dopo una settimana vissuta tra fughe di notizie e accuse. “Sono state emozioni veramente forti. Ho sempre vissuto per questo, per il gol, per la gioia con i tifosi, per tutto questo. Penso sia stata veramente una gioia incredibile fare il gol vittoria. È stato un pianto liberatorio, uno sfogo per questa settimana che è stata pesante. In quella corsa c’era tutto. La voglia di fare bene e aiutare la squadra. C’era la rabbia di aver sentito voci non vere. C’era tutta quell’emozione e quella voglia che mi ha accompagnato in tutte le squadre. Sono sempre stato un professionista e non ho mai pensato di mancare di rispetto al mio lavoro e allo sport che amo”.