Italia, tre novità di formazione contro l’Ucraina. E in caso di rigore c’è ancora Jorginho

Fonte foto: profilo twitter Nazionale italiana

La vittoria dell’Olimpico contro la Macedonia del Nord era fondamentale per inseguire la qualificazione diretta ai prossimi Europei e l’Italia di Spalletti non ha sbagliato. Un 5-2 convincente, soprattutto sul piano del gioco, che ha ricacciato via lo spauracchio macedone e carica gli azzurri in vista del secondo e decisivo impegno di domani sera a Leverkusen, contro l’Ucraina. Spalletti ha già fatto capire che l’undici titolare non dovrebbe cambiare molto rispetto a quello visto a Roma venerdì. Sono di fatto tre i nodi da sciogliere a poco più di ventiquattro ore dal match in Germania. In difesa dovrebbe tornare dal 1′ Di Lorenzo, squalificato contro la Macedonia, a scapito dell’ottimo Darmian. A centrocampo potrebbe trovare spazio Frattesi, al posto di Bonaventura, mentre davanti Politano potrebbe spuntarla su Berardi. Al centro dell’attacco agirà uno fra Raspadori e Scamacca, con il primo in vantaggio grazie al gol rifilato ai macedoni, il suo sesto con l’Italia.

CONFERME – Il CT scioglierà le riserve al termine della rifinitura di stamattina a Coverciano, ma dopo cinque gare alla guida della Nazionale ha già impresso il suo marchio al nuovo corso azzurro. La corsia di sinistra è apparsa in grande spolvero nella manita dell’Olimpico e la ditta Dimarco-Chiesa va verso la conferma anche in quel di Leverkusen. I due centrali di difesa saranno ancora Gatti e Acerbi, in regia ci sarà ancora Jorginho, nonostante il terzo errore consecutivo dal dischetto. “Ha fatto una grande partità e tirerà anche il prossimo rigore” ha detto Spalletti nel post-partita di venerdì sera, un importante dimostrazione di fiducia al giocatore dell’Arsenal.