Italia, le pagelle: Chiesa e Barella instancabili, la difesa è di ferro. Buona la prima per Buongiorno
Donnarumma 6 – Nel primo tempo con una parata tutto istinto si oppone a Sudakov. Nella ripresa buca un’uscita e rischia di combinarla grossa: è bravo a rimediare.
Di Lorenzo 7 – E’ sempre pericoloso sugli sviluppi dei corner a favore, ma soprattutto nella prima parte di gara patisce le accelerate di Mudryk. Poi prende le misure e nella ripresa va molto meglio.
Acerbi 7 – Con mestiere e con l’esperienza tiene a bada Dovbyk: gli concede qualche metro in avvio di partita, poi lo marca a uomo rendendolo innocuo.
Buongiorno 6.5 – Schierato a sorpresa da Spalletti al centro della difesa, rimedia un giallo dopo una manciata di minuti che potrebbe condizionare la sua partita. Ma non va così: se la cava egregiamente.
Dimarco 6 – Terzino in fase difensiva, mezzala quando è l’Italia a costruire gioco. Un po’ patisce la partita di venerdì e non riesce a essere egualmente incisivo.
Frattesi 5.5 – Si divora la più clamorosa occasione della prima frazione: quello al 29esimo sembra proprio un gol dei suoi e invece a tu per tu con Trubin spara il pallone sul portiere. Un po’ lo condiziona: dopo non si inserirà più con la stessa convinzione.
Jorginho 5.5 – A Roma l’ha francobollato Bardhi, stasera ci ha pensato Sudakov. Ancora una volta s’è ritrovato a dover fare i conti con un’asfissiante marcatura a uomo che l’ha costretto spesso e volentieri a dettare con le braccia alternative linee di passaggio. Dal 71esimo Cristante 5.5 – Dà al centrocampo quel peso che serve nel momento più delicato della partita, ma nel finale rischia tantissimo su Mudryk.
Barella 7 – Settantadue ore dopo è di nuovo in campo e 72 ore dopo è di nuovo tra i migliori. Corre, attacca, difende, tira dalla distanza: insostituibile.
Zaniolo 5.5 – Un po’ troppo intermittente la sua presenza nella partita per fare la differenza. Parte largo nella speranza di fare la differenza nell’uno contro uno, ma quasi mai riesce a creare questa situazione di gioco. Dal 71esimo Politano 5.5 – Su quella corsia non cambia la musica col suo ingresso.
Raspadori 5 – Settantadue ore dopo la partita contro la Nord Macedonia Spalletti lo conferma al centro del tridente con l’intenzione di replicare la partita dell’Olimpico. Ma gli avversari non sono gli stessi e nemmeno la reattività del 10 azzurro. Dal 46esimo Scamacca 5.5 – Prova a fare la differenza ma non ci riesce. Svaria, smanaccia, cerca di alzare la squadra nei momenti di difficoltà: gli riesce poco.
Chiesa 7 – Ci mette un po’ a entrare in partita, ma dal 29esimo capisce cosa e come fare per mettere in difficoltà la difesa ucraina e da quel momento in avanti diventa il più pericoloso. Dall’80esimo Kean s.v.
Lucianio Spalletti 7 – Siamo all’Europeo e ha grandi meriti. Ha ridato alla Nazionale un gioco e una identità, ha creato un gruppo su cui costruire le nostre fortune in Germania.
Fonte: Tuttomercatoweb.