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Lautaro svela: “Problemi alla caviglia? Non volevo fermarmi ho preso pastiglie e fatte infiltrazione fino alla finale di Champions”

Le parole di Lautaro ai microfoni di Star+

Fonte Foto: Profilo Twitter Inter

Scrive Sportmediaset, Lautaro Martinez ricorda ai microfoni di Star + il periodo di grande sofferenza vissuto tra il Mondiale in Qatar e il girone di boa della scorsa stagione per i problemi alla caviglia. “Ho giocato i primi mesi in campionato con un problema alla caviglia. Non volevo fermarmi perché in quel periodo all’Inter erano infortunati anche Lukaku e Correa – ha confessato il Toro -. Restavo solo io come attaccante e ho giocato prendendo pastiglie e facendo infiltrazioni. Fino a poco prima della finale di Champions ho preso medicine per poter giocare“.

Lautaro Martinez si è laureato campione del mondo, ma in Qatar non è riuscito a lasciare il segno per il dolore che lo attanagliava, lasciando gol e copertine e Leo Messi e Julian Alvarez. “Prima del match con gli Emirati Arabi ho parlato con Scaloni e gli ho chiesto di lasciarmi riposare per poter arrivare in buona salute al Mondiale. Con l’Arabia Saudita mi faceva tanto male, avevo fatto un’infiltrazione. Anche col Messico non potevo fare di più”.

Per il Toro sono stati momenti di grande sconforto, superati anche grazie alla vicinanza della famiglia. “Il dolore non mi permetteva di allenarmi, di calciare col collo del piede. A volte in alcuni movimenti di arresto e ripresa vedevo le stelle. Ma non ho mollato, ho continuato a provarci, ma poi è diventato impossibile. Volevo spingere sempre di più, ma la mia caviglia stava perdendo sensibilità. Era molto difficile giocare in quel modo. Mi sono chiuso in me stesso – l’ammissione del Toro -, ho pianto, ho passato un brutto periodo nella mia stanza. Ho fatto venire spesso la mia famiglia, mia figlia, perché potessero starmi vicino. Avevo bisogno di felicità e affetto che la famiglia ti regala in quei momenti. Per fortuna le avevo vicino a me. Ho provato a superare quei momenti con loro, è stato difficile perché ero il cannoniere dell’era Scaloni prima del Mondiale”.

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