Cairo totalmente contrario alla Superlega: “È una cosa da aristocrazia del ‘700. Da evitare come la peste”
Scrive TMW, Urbano Cairo, presidente del Torino, ha le idee chiare sulla Superlega e non ha dubbi su una possibile realizzazione della stessa, come ha ribadito a La Gazzetta dello Sport: “Ho seguito dall’inizio, da due anni e mezzo fa, la vicenda della Superlega e da uomo di calcio e di sport ero e sono totalmente contrario. L’ho sempre reputata e la reputo tuttora una cosa da rifuggire come la peste. È una trovata perniciosa che non dà la minima attenzione a quello che è il merito sportivo. Fotografa una realtà del passato e vuole cristallizzarla nel futuro”.
La sentenza della Corte di Giustizia Europea però ha proibito a FIFA e UEFA di avere il monopolio: “La definirei una decisione contraddittoria: da una parte sostiene che non ci devono essere monopoli come quelli dell’UEFA e della FIFA, ma allo stesso tempo concede una possibilità a questa Superlega che è contro la libera concorrenza perché vi partecipano sempre gli stessi. Non capisco come si possono criticare i monopolisti e poi dare luce verde a una competizione che fotografa lo “status quo”, o poco ci manca, perché ci sono solo i ‘pannicelli’ caldi delle due promozioni tra le tre categorie della Superlega. È una cosa da aristocrazia del ‘700, una situazione che ricorda il periodo precedente alla Rivoluzione Francese, quando la nobiltà aveva diritti divini e c’erano gli unti dal Signore, poi tutti gli altri. Da allora però sono passati oltre due secoli. Per fortuna, aggiungo”.