Con tutta probabilità, il pupillo di Italiano nonché beniamino del Franchi, lascerà la Fiorentina. Bonaventura, una decisione presa alla luce della rottura tra il giocatore e la società viola avvenuta a inizio autunno e che si trascinerà fino a giugno. La Fiorentina ha un’opzione di rinnovo automatico con il giocatore, ma il rapporto sembra destinato a interrompersi.
E cosa ha portato alla rottura con Joe Barone? Le voci, sempre più insistenti, del suo voler andare via ad ogni costo. Ma, quando la Fiorentina ha trattato Baldanzi e Reyna è stato proprio il giocatore a chiedersi se alla società non sarebbe dispiaciuto un suo addio. Insomma, una situazione che difficilmente verrà ricucita e Firenze si prepara a perdere un suo pupillo.
Perché Giacomo si sente tradito, e certe ferite difficilmente guariscono. La rottura con Joe Barone è ormai chiara, nata dal discorso sul rinnovo che è diventato tema centrale negli ultimi mesi. Ma come è andata la trattiva? A fine autunno, Bonaventura chiede alla società di rinnovare il contratto a prescindere dalla clausola automatica che lo legava ai viola fino al 2025.
La società ha risposto più o meno così: “Se ne parla a fine stagione e comunque c’è già l’opzione”. Da qui è iniziato il declino del giocatore, che ha perso le staffe quando delle presunte voci all’interno della società hanno iniziato a dare forza ad un presunto aumento chiesto dal giocatore. Versione smentita da parti vicino a Bonaventura che non avrebbe chiesto un milione in più rispetto lo stipendio attuale, ma al contrario, sembra essere stato lo stesso Joe Barone a giocare al ribasso. Nel mezzo, il patto con Italiano: «Non me ne voglio andare — il senso di quanto detto da Bonaventura al suo allenatore — e voglio dar tutto per la Fiorentina fino a giugno». Lo scrive il Corriere Fiorentino.
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