Italia, parla Donnarumma:”Lo spirito è quello di tre anni fa. Con l’Albania la sfida più insidiosa”

Fonte foto: profilo Twitter Donnarumma

È giorno di vigilia per l’Italia che domani farà il suo esordio a Euro 2024 contro l’Albania. Come riportato da Alfredo Pedullà, nella consueta conferenza stampa pre partita, ha parlato il capitano degli azzurri Gigio Donnarumma, queste le sue parole:

“Lo spirito è quello dello scorso Europeo, quando si affronta una competizione del genere la carica ti viene naturale, lo spirito sarà quello di tre anni fa e proveremo a ripercorrere quelle notti magiche. Io cerco di dare tutto, di fare consiglio alla squadra di ciò che è stato tre anni fa ma la squadra è già pronta, non avrà bisogno dei miei consigli. Chi c’è stato tre anni fa darà ai nuovi le indicazioni per arrivare fino in fondo”.

Quella con l’Albania è la gara più difficile per esordire?
“Sicuramente, è la sfida più insidiosa. Abbiamo un gruppo difficile e nella gara di domani ci sono tante insidie, loro sono bravi e rapidi, fanno un bel gioco e quindi domani non si può giocare al 70-80%, ma al 100%. Poi noi pensiamo gara dopo gara, quella di domani sarà importantissima per fare un passo avanti nel gruppo”.

Che squadra è l’Albania? Rapida e veloce, abbiamo già visto un po’ dei loro video e hanno individualità molto forti. Dobbiamo stare attenti a non allungarci, hanno buona rapidità nel contropiede, bisogna stare uniti e avere un gruppo squadra molto compatto. La partita si può vincere al primo minuto o all’ultimo, sarà importante avere equilibrio e non allungarci”.

Rispetto a tre anni fa non ci sono Bonucci e Chiellini e tu sei il capitano. Quanto cambia per te?
No, per me non cambia. Sicuramente una responsabilità in più, ma non cambia assolutamente nulla, in questo gruppo ci sono vari leader e mi farò sentire anche io. Il mio peso è quello, io cerco di dare il massimo: lo scorso Europeo è stato fantastico, sono esperienze indimenticabili, ma ora cerchiamo di scrivere un’altra pagina di storia per l’Italia”

Preferisci la difesa a tre o a quattro? L’importante non è il modulo ma come ognuno interpreta il ruolo, per ma da portiere è uguale. E’ importante avere una squadra compatta, coesa, che attacca e difende tutta insieme. Per me non cambia. Poi è normale che ogni squadra ha il suo modulo, le avversarie si metteranno in maniera diversa e il mister sarà bravissimo ad adattarsi a ogni situazione, ma i ragazzi a disposizione conoscono tutte le situazioni”.

Sapete che domani è obbligatorio vincere? “Se vinci domani metti un mattoncino importante sulla qualificazione, la prima partita è sempre importante. Abbiamo un girone difficile e vincere domani ci metterebbe in una posizione diversa: senza punti domani bisogna poi avere maggiore responsabilità nelle due gare successiva. Detto ciò, il nostro obiettivo è fare punti e vincere tutte e tre le partite”.

Cosa significa per il vostro team avere Buffon qui?
“Sicuramente avere Buffon qui che ha fatto la storia nel 2006 ci aiuta tantissimo. Già normalmente avere la sua presenza è importante, Gigi ti lascia tanto, ma sentirlo raccontare e dare consigli è ancora meglio. Lui può darci consigli su quella estate che è diventata storia, ma sicuramente poi in campo scendiamo noi e c’è da battagliare”.

Lavori sempre con una mental coach? “Sì, è importantissimo e lo consiglio a tutti. Ti aiuta a restare in equilibrio, a non farti prendere dalle emozioni in una competizione così importante perché le emozioni e le ambizioni sono alte. E’ importante avere testa e non perdere lucidità, su questo lavoriamo sempre”.

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