Il Milan riparte da Sergio Conceição: come inaugurerà la nuova era tattica dei rossoneri il tecnico portoghese?
Dopo l’esonero turbolento di Paulo Fonseca, il Milan inaugura una nuova fase affidandosi a Sergio Conceição: due portoghesi, ma la nazionalità è l’unica cosa in comune
Il Milan volta pagina e si affida a Sergio Conceição, un nome già accostato ai rossoneri la scorsa estate. Allora la scelta era caduta su Paulo Fonseca, ma l’esperienza dell’ex tecnico della Roma si è conclusa bruscamente dopo una serie di risultati poco soddisfacenti. L’arrivo di Conceição rappresenta non solo un cambio di guida tecnica, ma un vero e proprio ribaltamento di filosofia, in un club che sembra faticare a trovare una linea strategica chiara.
Le modalità dell’esonero di Fonseca lasciano l’amaro in bocca. Abbandonato in conferenza stampa e rassicurato tutti sulla solidità della sua posizione, l’allenatore ha scoperto di essere stato sollevato dall’incarico solo venti minuti dopo la conferenza del post partita contro la Roma. La notizia, comunicata ai giornalisti dallo stesso tecnico all’uscita da San Siro, ha sottolineato le difficoltà gestionali di una dirigenza che appare sempre più in difficoltà nel costruire un progetto stabile.
Sergio Conceição approda al Milan dopo sette stagioni al Porto, dove ha collezionato undici trofei, diventando il tecnico più vincente della storia del club lusitano. La sua unica esperienza precedente fuori dal Portogallo risale al Nantes, in Francia, club guidato per sei mesi nel 2017. Ora, l’allenatore portoghese è chiamato a replicare i suoi successi in un campionato competitivo come la Serie A, dove però manca ancora una conoscenza diretta del contesto da allenatore.
Il Milan di Conceição promette di essere una squadra pragmatica e orientata alla verticalità. Al Porto, l’allenatore ha costruito formazioni compatte, capaci di difendere alte e di pressare con intensità. Le due linee da quattro strette e ben organizzate erano una costante, così come la capacità di creare pericoli attraverso transizioni rapide, sia naturali (da palla recuperata) che artificiali (costruite). In fase di possesso, Conceição predilige una costruzione dal basso dinamica, alternata a lanci lunghi per sfruttare eventuali spazi.
Difesa ritrovata e centrocampo versatile: le chiavi del nuovo Milan
Uno degli obiettivi principali sarà restituire solidità alla difesa. Conceição punta su reparti corti e stretti, con una linea alta per favorire le transizioni. Questo potrebbe rilanciare giocatori come Tomori, finora in ombra, che potrebbe affiancare Gabbia per un mix di forza fisica ed esperienza. L’attenzione alla fase difensiva sarà cruciale per un Milan che ha sofferto troppo nelle retrovie nella prima parte della stagione.
Il centrocampo avrà un ruolo chiave nella nuova impostazione. Conceição potrebbe utilizzare Reijnders in una posizione più avanzata o schierarlo come metronomo accanto a Fofana. Con il recupero di Bennacer, il tecnico portoghese avrà ulteriori opzioni per un centrocampo di qualità. In attacco, Alvaro Morata potrebbe essere valorizzato nel ruolo di punta capace di attaccare la profondità, supportato dalle incursioni di Leão e Pulisic.
Transizioni e obiettivi: le sfide del Milan di Conceição
Gli esterni saranno fondamentali nelle dinamiche offensive di Conceição. Al Porto, l’allenatore ha spesso sfruttato le ali per creare superiorità numerica e scombinare le difese avversarie. Con Leão e Pulisic, il Milan dispone di giocatori ideali per interpretare questo ruolo. La flessibilità tattica del tecnico porterà probabilmente a moduli fluidi, adattabili alle diverse fasi della partita.
Con il Milan ormai distante dalla lotta per il titolo, Conceição avrà il compito di guidare i rossoneri verso un piazzamento tra le prime quattro e di migliorare il rendimento in Champions League, dopo le delusioni della scorsa stagione. Tuttavia, il poco tempo per adattarsi e un contesto nuovo rappresentano sfide non indifferenti per il tecnico portoghese, chiamato a riportare il Milan ai vertici del calcio italiano ed europeo.