La marcatura a Messi e i complimenti di Neymar: in Italia sarà un flop | Solo due partite con il Napoli

Neymar con la maglia del Barcellona (Wikipedia Alex Fau)

Neymar con la maglia del Barcellona (Wikipedia Alex Fau FOTO) - goalist.it

Sembrava un predestinato, soprattutto vedendolo giganteggiare con campioni del calibro di Messi e Neymar. Ma cos’è accaduto?

Nel calcio, non è raro che leggende del passato facciano pubblicamente i complimenti a giovani promesse o a calciatori emergenti.

Tuttavia, non tutti i giocatori lodati riescono a mantenere le aspettative, con alcuni che falliscono in contesti più competitivi o in campionati esigenti come la Serie A.

Un esempio emblematico è quello di Mario Balotelli, che ha ricevuto elogi da campioni come José Mourinho e Zlatan Ibrahimović durante i suoi primi anni di carriera. Nonostante il talento indiscusso, le sue prestazioni non sono state all’altezza delle aspettative nei suoi ritorni in Italia, tra alti e bassi.

Un altro caso è quello di Ricardo Quaresma, definito da Cristiano Ronaldo come uno dei giocatori più talentuosi con cui abbia mai giocato. Nonostante il suo talento tecnico, il portoghese ha faticato a imporsi nella Serie A durante la sua breve esperienza all’Inter, venendo poi ceduto.

Ma anche Alexandre Pato, descritto da Kaká come un potenziale fuoriclasse, ha avuto un inizio promettente al Milan ma non ha mai confermato le aspettative altissime che lo circondavano.

Le stelle che non brillano

Nel calcio, la strada dalle promesse giovanili al successo consolidato è spesso lastricata di difficoltà. Non è raro che grandi leggende si sbilancino in elogi verso giovani talenti, contribuendo a generare aspettative altissime che, però, non sempre vengono soddisfatte. A volte, il peso della pressione o il salto in campionati più competitivi si rivela troppo gravoso.

Un esempio emblematico è Ricardo Quaresma, considerato da Cristiano Ronaldo uno dei giocatori più talentuosi mai visti. La sua tecnica e il suo stile lo rendevano un gioiello raro, ma il suo breve passaggio all’Inter in Serie A non ha lasciato il segno. Un destino simile è toccato ad Alexandre Pato, elogiato da Kaká come una futura stella mondiale. Nonostante un inizio promettente al Milan, infortuni e difficoltà a reggere le aspettative lo hanno allontanato dai palcoscenici più importanti. Ma anche la storia di Uvini è molto interessante.

Bruno Uvini con la maglia del Brasile (Wikipedia)
Bruno Uvini con la maglia del Brasile (Wikipedia FOTO) – goalist.it

Il giocatore dalle grandi speranze

Tra i nomi che promettevano di riscrivere il futuro del calcio brasiliano c’è Bruno Uvini. Difensore centrale di grande prospettiva, Uvini ha attirato l’attenzione dopo l’argento olimpico conquistato con il Brasile nel 2012. Neymar lo definiva uno dei giovani più affidabili, capace persino di marcare Messi. Non a caso, il Tottenham sembrava pronto a puntare su di lui, ma dopo un periodo di prova gli Spurs rinunciarono.

Fu il Napoli a credere in lui, portandolo in Serie A con grandi aspettative. Tuttavia, il sogno italiano si è infranto rapidamente: solo due presenze ufficiali con la maglia azzurra, accompagnate da prestiti poco incisivi al Siena e al Santos. Oggi Uvini gioca in Giappone, lontano dai riflettori, mentre le sue uniche tre presenze con la Nazionale maggiore brasiliana risalgono a dieci anni fa. Una carriera che dimostra quanto sia difficile trasformare il potenziale in realtà nel calcio moderno.