“Inaugurazione nel 2028”: tutte le strade portano a Roma I Ma è sfida ai Comitati: ostacoli imminenti

Illustrazione di un'inaugurazione (Pixabay FOTO) - goalist.it

Illustrazione di un'inaugurazione (Pixabay FOTO) - goalist.it

Roma nel 2028 sarà completamente diversa, soprattutto per ciò che concerne il Calcio. insomma, non manca molto!

Quando si inaugura qualcosa nel mondo del calcio, tipo uno stadio nuovo o un centro sportivo, l’atmosfera è sempre un misto di festa e orgoglio. È un momento simbolico, dove non si taglia solo un nastro, ma si apre un nuovo pezzo di storia per una squadra o una città.

Gli stadi nuovi, poi, fanno sempre un certo effetto: luci, musica, campioni invitati, qualche ex gloria che si commuove. Di solito ci scappa anche una partita speciale per battezzare il campo, e la gente ci mette l’anima per esserci quel giorno.

Anche i centri sportivi hanno il loro peso. Non sono solo “campetti”, sono luoghi dove crescono i futuri campioni. Le inaugurazioni lì sono più intime, magari meno show, ma con un messaggio forte: investire sui giovani e sul futuro.

Alla fine, che sia grande o piccolo, ogni inaugurazione è una promessa. È come dire: “Guardate che noi non ci fermiamo, vogliamo costruire qualcosa di bello e duraturo”. E nel calcio, dove tutto cambia in un attimo, avere qualcosa che resta è una piccola grande vittoria.

Il taglio del nastro

Inaugurare qualcosa nel mondo del calcio è sempre una festa. Non parlo solo di tagliare il classico nastro rosso eh, è molto di più. È come aprire un nuovo capitolo di una storia che, per qualcuno, significa casa, passione, vita. Che sia uno stadio, un centro sportivo o pure solo un campo nuovo fiammante, l’atmosfera è sempre un mix di orgoglio e emozione. E se hai mai partecipato a una di queste inaugurazioni, lo senti proprio nell’aria.

Il bello è che non si tratta solo di “muri e cemento”. Ogni volta che si inaugura qualcosa di nuovo, è come se si dicesse: “Oh, noi qui vogliamo lasciare il segno”. È un momento dove tutti si sentono parte di qualcosa che durerà. O almeno ci sperano. Ed è quello che accadrà, si spera, a Roma. 

Illustrazione dell'attuale Stadio Olimpico (LaPresse FOTO) - goalist.it
Illustrazione dell’attuale Stadio Olimpico (LaPresse FOTO) – goalist.it

Un nuovo inizio

Il nuovo stadio della Roma sta finalmente prendendo forma. A parlare è stato Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, che ha spiegato come il progetto sia ormai a uno stadio “molto avanzato” e che presto partiranno anche gli scavi archeologici (fonte: socialmediasoccer.com).

Una volta consegnato il progetto definitivo e il piano economico-finanziario asseverato, l’Assemblea Capitolina dovrà verificare che tutto rispetti le linee guida, per poi passare la palla alla Regione Lazio. Se tutto fila liscio, il progetto andrà a gara pubblica, si firmerà la convenzione urbanistica e partiranno i lavori veri e propri. L’auspicio, come ribadito anche dal sindaco Gualtieri, è di inaugurare lo stadio entro il 2028.