Milan-Juve: Chiellini giganteggia, Leao non sfonda. Il report tecnico
Finisce a reti bianche (0-0) il big match di San Siro della 23esima giornata tra Milan e Juventus. I presupposti di una gara non spumeggiante, quali uno stadio praticamente semi deserto e un terreno di gioco in pessime condizioni, vengono confermati da un match che non si sblocca mai dallo 0-0 di partenza complici un Milan senza idee e appesantito mentalmente ancora dagli strascichi del passo falso casalingo contro lo Spezia e una Juventus troppo difensiva, dove il migliore è Giorgio Chiellini, più desiderosa di uscire da San Siro indenne che trionfante. Forse, a mettere un definitivo freno alla partita è stata la paura delle due squadre di dover sostenere il peso di una sconfitta pesante per due settimane vista la sosta del campionato. La partita non ci ha offerto sicuramente spettacolo ma ha messo sotto i riflettori gli aspetti negativi delle due squadre e i rispettivi periodi di forma.
Photo LiveMedia/Fabrizio Carabelli Milan, Italy, January 23, 2022, italian soccer Serie A match AC Milan vs Juventus FC Image shows: Rafael Leao of AC Milan fights for the ball against Rodrigo Bentancur of Juventus FC during the Serie A 2021/22 football match between AC Milan and Juventus FC at Giuseppe Meazza Stadium, Milan, Italy on January 23, 2022 LiveMedia – World Copyright
Milan sterile, fasce fiacche e pressing offensivo non utilizzato bene
Partiamo dai rossoneri che mettono a rapporto una delle prestazioni più nulle dal punto di vista offensivo dell’intero campionato con soli 4 tiri nello specchio della porta bianconera e nessuno particolarmente insidioso. Il Milan è mancato i tutti i suoi fondamentali offensivi. Sulle fasce non c’è stata la solita spinta dai terzini con Theo Hernandez rimasto troppo bloccato, complici le scorribande di Cuadrado, e Calabria, rientrante dal primo minuto post infortunio e covid, parso in un buon stato di forma ma nulla più. Negli ultimi 30 mt non ci sono state le triangolazioni veloci classiche della batteria di trequartisti della squadra di Pioli. Infine il pressing offensivo, un fondamentale che il Milan solitamente sfrutta tanto, non è mai stato utilizzato bene durante la gara, spesso la squadra è rimasta ad aspettare la Juve nella sua metà campo concedendo infatti ai bianconeri la possibilità di costruire dal basso con tranquillità.
La squadra, così, è parsa lenta e senza idee e a complicare di più la situazione è stato l’infortunio di Ibrahimovic, mal sostituito poi da Giroud, che ha tolto al Milan anche la possibilità del gioco aereo per saltare il primo pressing juventino e giocare magari sulle seconde palle. Tanto è vero che a far più bella figura è stato il pacchetto arretrato con Kalulu che si conferma un difensore centrale di tutto rispetto con caratteristiche che ricordano il compagno di reparto Tomori, assente per infortunio, quali la velocità negli allunghi e la tanta aggressività. Per il francese il minutaggio è in continua crescita, siamo già a 1191’ stagionali tra campionato e coppa e siamo già alla quarta presenza da titolare di fila in campionato nel ruolo di difensore centrale. Le sue prestazioni stanno convincendo tifosi e addetti ai lavori e soprattutto Stefano Pioli, a confermarlo in quel ruolo anche per il futuro. Si aggiunge alla lista dei promossi Tonali, vero è proprio leader del centrocampo rossonero che a suon di prestazioni come quella di questa sera, dove è stato sicuramente il miglior in campo per i diavoli, con una votazione di 6.5, (VEDI LE PAGELLE DEL MATCH) si conferma il giocatore più importante in questo periodo del Milan insieme a Rafael Leao. Chiave del match è stata proprio la partita del portoghese dal quale ci si aspettava il guizzo che potesse decidere la partita, ma che non è arrivato complice soprattutto la gabbia preparata da Allegri sul giovane talento rossonero formata da De Sciglio, Rugani, Cuadrado e Bentancur che a turno lo raddoppiavano costantemente.
Chiellini maestro nella marcatura preventiva, funziona “la gabbia” a Leao
Per quanto riguarda i bianconeri, che possono ritenersi nel complesso più soddisfatti del risultato, vista la classifica e il fattore campo, offrono una prova importante dal punto di vista difensivo facendo restare a secco comunque uno dei migliori attacchi del campionato e portando a casa l’ottavo clean sheet sulle ultime dodici gare di Serie A. Anche nella Juventus il migliore in campo è un difendente, il sempre verde Giorgio Chiellini, autore di una prestazione degna della sua fama, dove annulla praticamente, Ibra prima e Giroud dopo, nei duelli aerei e in marcatura preventiva, infatti i centravanti del Milan restano per quasi tutto il match fuori dalle trame di gioco. Una menzione va fatta però a tutto il reparto difensivo partendo da De Sciglio e Rugani che portano a casa un’ottima performance, insieme al centrocampista Bentancur parso in grande spolvero. Ottima la scelta di Massimiliano Allegri di affrontare il Milan alto nella metà campo avversaria apportando un discreto pressing offensivo che mi è comunque parso però più con l’intento di limitare il gioco dei rossoneri che per fargli veramente del male.
La nota dolente del match per i bianconeri è il reparto offensivo che rispecchia tutte le problematiche avute dalla Juventus in questo campionato, addirittura sono zero le conclusione nello specchio della porta di Maignan. Morata totalmente fuori dalla manovra, come Ibra e Giroud, Dybala troppo lontano dalla porta e totale assenza degli inserimenti dei centrocampisti, dove anche lo stesso Cuadrado non è stato il solito, per il colombiano vale lo stesso discorso fatto per Theo, forse troppo più preoccupati di non perdere la posizione giocano quindi con il freno a mano tirato. Va analizzata con attenzione la prova del 10 della Juventus perché nel complesso secondo me non ha fornito una bruttissima prestazione, ha pulito molti palloni importanti nella sua metà campo e preso tanti falli, specialmente nel primo tempo, ma comunque troppo poco per un giocatore con il tuo tasso tecnico, deve necessariamente giocare più vicino alla porta avversaria altrimenti rischia di essere un giocatore come gli altri.
In conclusione ciò che abbiamo visto questa sera rispecchia lo stato di forma attuale delle due squadre, nonostante vivano comunque due momenti diversi, entrambe sono parse poco lucide e troppo contratte. Lo 0-0 è il risultato giusto per una partita del genere figlia di due attacchi praticamente nulli, dove a vincere è stata la paura di non perdere.
LE STATISTICHE: 4 TIRI NELLO SPECCHIO TOTALI NELLA SFIDA, POSSESSO PALLA EQUAMENTE DIVISO
Analisi tecnico-tattica di Andrea Romani