Non è di certo il giocatore che si prende le copertine dei giornali o quello che ruba l’occhio, ma la Juventus non può fare a meno di lui e la partita di Bergamo ne è l’ennesima prova. Il pareggio strappato all’ultimo contro l’Atalanta ha il marchio di Danilo: cuore, carisma e qualità, con qualche gol pesante che non guasta mai. La testata a tempo scaduto del Gewiss Stadium certifica l’importanza del brasiliano nello scacchiere di Massimiliano Allegri che, dopo il recupero dall’infortunio dell’ex Real Madrid e Manchester City – out per 13 partite in totale, fra fine novembre e fine gennaio-, può tornare a contare sul suo apporto in campo.
Photo LiveMedia/Alessio Morgese Bergamo, Italy, February 13, 2022, italian soccer Serie A match Atalanta BC vs Juventus FC Image shows: Danilo of Juventus Fc score goal during the Italian championship Serie A football match between Atalanta BC and Juventus FC on February 13, 2022 at Gewiss Stadium in Bergamo, Italy LiveMedia – World Copyright
Come detto, Danilo non è importante solo dal punto di vista tattico ma anche da quello caratteriale. Contro l’Atalanta è stato dato un saggio della sua duttilità, visto che per il forcing finale il tecnico livornese ha inserito Juan Cuadrado ed ha spostato il brasiliano – partito come terzino destro – al centro della difesa, posizione tra l’altro già ricoperta più volte tra questa e la scorsa stagione, sia in una linea a 3 sia in quella a 4. Ma un dato salta all’occhio, legandosi proprio al gol segnato in extremis che ha evitato la sconfitta. Delle sette sconfitte stagionali della Juventus, Danilo era assente in quattro di queste gare, contro il Napoli e l’Atalanta all’andata, contro il Chelsea in Champions League e contro l’Inter nella finale di Supercoppa Italiana – alle quali si può aggiungere la sconfitta contro il Sassuolo all’Allianz Stadium, con il gol di Maxime Lopez decisivo per i neroverdi arrivato dopo la sostituzione del brasiliano.
Ed i dati stagionali confermano la sua incisività: Danilo vanta il 72% di contrasti vinti, il 55% di duelli aerei vinti e l’86% di passaggi riusciti, il che denota inoltre la capacità di impostare l’azione e di disimpegnarsi in maniera efficace anche quando marcato, rendendosi prezioso in fase di impostazione. Qualcosa su cui lavorare ancora c’è, siccome il classe ’91, con il cartellino giallo rimediato contro l’Atalanta, è già arrivato a quota 5 in 13 presenze – il che lo costringerà a guardare il derby contro il Torino dalla tribuna perché squalificato -, ma la certezza è che Massimiliano Allegri farà di Danilo uno dei pilastri in campo per questo rush finale di stagione, che dovrà necessariamente portare la Juventus a chiudere tra le prime quattro posizione in campionato, mantenendo sempre vivo il sogno Champions League.
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