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Plusvalenze: operazioni per 60 milioni alla Juve, per 19 al Napoli

Le due società rischiano ammende o sanzioni amministrative

Gli ispettori della Figc hanno chiuso le indagini sulle plusvalenze, ritenute false, di diversi club italiani dopo l’intervento in merito della Covisoc. Un’indagine esterna a quella della Procura, che lavora per falso in bilancio, ma che coinvolge gli stessi club. Stando a quanto rivelato da “La Stampa“, sono diverse le operazioni contestate negli ultimi anni, per un totale di decine e decine di milioni di euro

In un fascicolo di 60 pagine si parla di “operazioni contraddistinte da una sistematica sopravvalutazione del corrispettivo di cessione dei diritti delle prestazioni dei calciatori e dell’altrettanta sistematica corrispondenza e conseguente sostanziale compensazione finanziaria tra i valori attribuiti dalle società ai diritti scambiati”.

Foto LiveMedia/Lisa Guglielmi Firenze, Italia, 07 agosto 2021, AMICHEVOLI Unbeatables Cup – Fiorentina vs Espanyol Nella foto: Pallone Serie A 2021/2022 LiveMedia – World Copyright

Tra i top club coinvolti nelle plusvalenze ci sono Juventus Napoli. Alla società bianconera vengono contestate 35 operazioni per un totale 60,3 milioni fittizi dal 2019 al 2021, che comprendono, tra gli altri, gli 8 milioni per Aké e i 20 milioni di Audero, mentre sono escluse le operazioni Arthur-Pjanic e Danilo-Cancelo.

Quanto al club azzurro, sono 19,3 i milioni contestati e relativi al trasferimento di Osimhen dal Lille per 71,2 milioni con l’inserimento di quattro contropartite tecniche (Karnezis più i primavera Liguori, Manzi e Palmieri): valori gonfiati per la Covisoc prima e per la Figc adesso. 

Ma nel mirino della Federcalcio ci sono anche Ferrero e Preziosi per Sampdoria Genoa, oltre all’Empoli di Corsi. Tutti, stando all’attuale situazione, rischiano principalmente ammende o sanzioni amministrative, mentre qualche preoccupazione in più riguarda Pescara, Parma e Pisa, che avrebbero ottenuto in questo modo “illecito” i criteri di iscrizione ai campionati. In totale sono 11 i club a rischio deferimento: oltre ai già citati, si aggiungono Novara, Chievo e Pro Vercelli.

Anche i calciatori coinvolti, una sessantina, potrebbero venire ascoltati dagli inquirenti, per capire se avessero avuto loro stessi consapevolezza dei valori gonfiati.

Fonte: Sportmediaset