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Bastoni: “Per l’Inter vincere è un dovere, saremo in corsa per il vertice. L’anno scorso peccato di presunzione”

Bastoni ha svelato le ambizioni dell’Inter

Nell’intervista rilasciata a La Gazzetta dello SportAlessandro Bastoni non ha nascosto le ambizioni di questa stagione e la voglia matta di cucirsi sul petto la seconda stella in nerazzurro: “Siamo all’Inter, vincere è un dovere. E dunque pensiamo a portare a casa il maggior numero di partite possibili. Su questo dobbiamo mettere la testa, il resto verrà di conseguenza. Vedremo tra qualche mese a che punto saremo, poi si capirà tutto. Ma se la mentalità sarà questa non ho dubbi che l’Inter sarà in corsa per il vertice”.

L’Inter che cambia è un’Inter vincente?
“In effetti tanti interpreti sono diversi, sono andati via giocatori importanti dentro e fuori il campo. Ma ci siamo noi adesso. Sta a noi che siamo qui far capire a chi è arrivato e a chi arriverà cosa significa giocare per l’Inter e stare a Milano. E poi, nello specifico, dobbiamo aiutare l’allenatore e far sì che i nuovi compagni capiscano in fretta il nostro modo di giocare ormai collaudato”.

Lo stanno già facendo?
“Certo che sì. Siamo soddisfatti tutti, per quel che ho avuto modo di vedere è arrivata gente che ha voglia di lavorare e imparare. Il tempo è necessario, ma non ho dubbi che saranno tutti all’altezza”.

Un nome su tutti, Bisseck.
“Lo avete visto tutti. Ha una grande forza fisica, è bravo, ha spazio e tempo per migliorare moltissimo. Contiamo tanto su di lui”.

L’anno scorso siete partiti lenti. È giusto dire che l’obiettivo sarà partire forti?
“Certamente, vogliamo correre subito. Per la verità anche lo scorso anno avremmo voluto, ma qualcosa non è andato. Abbiamo sbagliato dal punto di vista mentale. Abbiamo peccato di presunzione, probabilmente derivata dagli anni precedenti. Questo non puoi permettertelo in Serie A. Ma vedrete che quest’anno non ripeteremo quell’errore”.

Contro il Monza alla prima di campionato rivedremo l’Inter di Istanbul?
“Rivedremo l’Inter che è scesa in campo da gennaio in poi. Salvo poche eccezioni, con la voglia di aiutarsi tutti, di lottare uno per l’altro. Abbiamo l’obbligo di provare a essere sempre quella squadra”.

Fonte: TMW