Gazzetta: “Milan, Guardia di Finanza al lavoro sulle parole chiavi: ricerca in computer e telefoni”
Scrive Gazzetta, un’azione rapida, per le “particolari ragioni di urgenza dovute alla possibilità che le cose oggetto di reato o a essi pertinenti, vengano disperse anche in relazione a una possibile attività di cancellazione degli stessi”. La Procura di Milano, nel decreto di perquisizione a Casa Milan e agli indagati nell’inchiesta che riguarda il passaggio di proprietà del club rossonero da Elliott a RedBird, avvisa la Guardia di finanza di muoversi celermente, onde evitare la sparizione di eventuali indizi o prove. Da lì le perquisizioni a uffici e abitazioni, con annessi dispositivi informatici. Ma cosa cercano gli inquirenti nei computer e nei cellulari a disposizione dell’attuale amministratore delegato del Milan, Giorgio Furlani, e del suo predecessore, Ivan Gazidis, due appunto dei quattro indagati?
Gli stessi magistrati forniscono al Nucleo speciale della polizia valutaria della Guardia di finanza (II Gruppo – Sezione tutela del risparmio) una lista di parole chiave per accelerare la ricerca informatica nei suddetti dispositivi. Alcune sono ovvie, come Milan, RedBird, Elliott. Su altre occorre soffermarsi per capire. C’è naturalmente il termine “vendor loan”, che definisce parte dell’operazione d’acquisto del Milan usata da RedBird, attraverso un prestito del venditore, cioè Elliott. Prestito che, secondo il Milan, ha una scadenza a tre anni. Alcune parole (in inglese) sono di natura finanziaria (intermediario, pagamento, pegno, investitori, lettere confidenziali, contratto d’acquisto…). Altre, invece, fanno riferimento a società coinvolte, chi più e chi meno, nell’assetto societario del Milan degli ultimi anni. C’è Project Redblack, la società lussemburghese formata nel 2017 da Elliott e Blue Skye per finanziare il prestito a Yonghong Li e poi, una volta escusso il club, controllante di Rossoneri Sport Investment Luxembourg Sarl, a sua volta detentrice delle azioni del club. Così come Footballco Intermediate, il nome della società controllata dal fondo RedBird che ha condotto l’acquisto proprio da Rossoneri Sport Investment Luxembourg Sarl nel 2022. Ma, come da prassi quando di mezzo ci sono fondi d’investimento, ogni passaggio di proprietà dal 2017 a oggi ha portato alla nascita e al coinvolgimento di più società. Per esempio, secondo la Procura, ci sarebbe una discrepanza tra la struttura societaria fornita al board del Milan e quella comunicata alla commissione Coaps (altra parola chiave) della Figc. In cima, per quanto ricostruito dai magistrati, ci sarebbe Rc Fc Holding Genpar, società con sede in Delaware allo stesso indirizzo di King George Investments e Genio Investment, socie di maggioranza di Project Redblack in quanto espressione del fondo Elliott. Curiosamente, il nome delle due fu scelto all’epoca da Furlani stesso in omaggio a Weah (King George) e Savicevic (Genio). Ecco, tutte queste società sono nell’elenco fornito alla Guardia di finanza, insieme a Zoro e Vento, due srl lussemburghesi che figurano come amministratrici sia in Rossoneri Sport che in Project Redblack. Un complesso sistema, dunque, di società su società. Ma nell’elenco compaiono anche due squadre di calcio francese, Lilla e Tolosa. Il motivo è semplice: il Lilla, in un altro gioco d’incastri, è in mano a una società indebitata con Elliott per 170 milioni di euro; il Tolosa, invece, dal 2020 è nella galassia RedBird, sebbene le voci su di una cessione aumentino di giorno in giorno in Francia.
Curiose anche le precisazioni, contenute nel decreto, in merito alle ispezioni sui dispositivi di Furlani e Gazidis. In sostanza, i magistrati chiedono di fare una copia digitale di tutto il materiale d’interesse e una copia forense qualora il pc o il cellulare fosse coperto da codici e sistemi di captazione non rinvenibili (in tal caso, in presenza degli indagati).