De Gea miracoloso, anche ai rigori. Kean di lotta e di governo. Poi il buio totale…
AKADEMIA PUSKAS-FIORENTINA 1-1 (4-5 ai rigori). Le pagelle di Stefano Borgi.
DE GEA: 9 salva tutto ciò che c’è da salvare nei 120′. Ed anche oltre… Valore aggiunto.
QUARTA: 5 rischia un rigore, sbaglia appoggi facili, tradisce incertezza che si trasmette alla difesa.
(dal 70′ PARISI): 6 ingresso ordinato e produttivo.
PONGRACIC: 4 subito l’ammonizione d’ordinanza (cominciano ad essere davvero⁰ troppe) ed altri errori sparsi. E ripetuti. Sostituito per disperazione. (dal 53′ COMUZZO): 6 il ragazzo entra (entrerebbe) bene. L’espulsione è totalmente inventata.
RANIERI: 4 rovina tutto con il rigore finale. Pure espulso.
DODÒ: 5 fisicamente niente da dire, altra cosa il rendimento sul campo. Al 42′ tenta un disimpegno di tacco nell’area piccola semplicemente suicida, manifesto di una serata sbagliata. (dall’82’ KAYODE): S.V.
AMRABAT: 5 un errore grosso in difesa ed altri palloni persi. Seratuccia o poca serenità?
RICHARDSON: 6 non è un fulmine di guerra, e questo lo abbiamo capito. Bellino, tecnico, ma leggero. Si salva con un rigore chirurgico. Però deve crescere, e alla svelta.
BIRAGHI: 6 anche lui strappa la sufficienza col rigore decisivo.
IKONÈ: 4 Implapabile ed impresentabile.
(dal 53′ COLPANI): 6 piccolo passettino avanti, compresa la freddezza ai calci di rigore.
SOTTIL: 4 come Ikonè, idem con patate. (dal 53′ KOUAMÈ): 6,5 il soluto caos (non sempre) organizzato. Ma utile. Anche in nove. Cecchino ai rigori.
KEAN: 7,5 nel primo tempo è l’unico a creare pericolo nell’area avversaria. Perde qualche pallone di troppo, anche se da solo nel mezzo a tre avversari non è facile. Nella ripresa s’inventa letteralmente il gol della (quasi) qualificazione, sgomita, combatte… Uomo squadra. (dal 91′ MANDRAGORA): 6 repetita iuvant: bene, benissimo ai rigori.
All. PALLADINO: 5 diciamo che si salva in calcio d’angolo con i tre cambi, la scelta dei rigoristi, e la qualificazione. Diciamo che si risparmia il 4 riservato ad un paio di suoi giocatori. Diamogli tempo fino a dopo la sosta, con i nuovi arrivati, ma così (tatticamente parlando) si va da poche parti…