Castellacci a Rai Radio 1: “Prime 24-48 ore cruciali. Futuro agonistico Bove? Presto per dirlo, serve diagnosi certa”
Momenti di terrore quelli vissuti al Franchi ieri sera. Edoardo Bove si abbassa per allacciarsi gli scarpini e subito dopo si accascia a terra. Subito l’allarme dei giocatori in campo e la mobilitazione per evitare quella che poteva essere una tragedia immediata. Il giocatore ex Roma è stato portato all’Ospedale di Careggi e da quel momento sono tutti in trepidante attesa per sapere di più sulle condizioni del giovane centrocampista.
Tante le voci girate da ieri sera, anche dopo il comunicato della Fiorentina in cui si descriveva la dinamica dei fatti. In ogni caso sulle condizioni di Bove ha provato a far chiarezza Enrico Castellacci, ex medico della Nazionale ed esperto di medicina dello sport, ospite di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1.
Dalla sedazione farmacologica alle cause del malore di Bove
Ecco il parere di Enrico Castellacci sul caso Bove.
Bove ha subito una sedazione farmacologica: è un indice che ci può suggerire qualcosa?
“La sedazione farmacologica è una prassi che in terapia intensiva viene fatta normalmente, serve per calmare completamente il ragazzo e portarlo in uno stato migliore. Non è una cosa allarmante, ma è una prassi che si fa in terapia intensiva dopo crisi di questo genere. Non è preoccupante. Saranno solo gli accertamenti futuri che ci potranno dare un indirizzo sulla salute di Bove e poi sull’eventuale della prosecuzione dell’attività agonistica”.
Questi episodi possono avere una correlazione con l’aumento dell’intensità dei contrasti e della velocità del gioco?
“Su questo tipo di problemi no. Poi una contusione può portare a un problema cardiaco, ma non penso sia stato questo il caso. L’aumento della velocità, dell’agonismo, dei contrasti può creare mille altri problemi, soprattutto di natura muscolo-tendinea. Ma per quanto riguarda questo tipo di problematiche no”.
Futuro agonistico di Bove: all’estero come Eriksen?
“Sono felice che Eriksen giochi in Inghilterra, ma sono altrettanto felice che da noi ci siano delle procedure così rigide e così marcate, che fanno dell’Italia uno dei paesi all’avanguardia sulla salute dei ragazzi. Onestamente non posso dirvi quale può essere il futuro, non conosco la diagnosi esatta. Non sarei pessimista, aspetterei con serenità gli accertamenti che verranno fatti nel prossimo futuro e poi vedere quali sono le possibilità. Ma senza diagnosi non si può valutare il futuro agonistico di Edoardo”
Fonte: TMW
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