Corriere Fiorentino: “Defibrillatore per Bove? Nessuna decisione è stata ancora presa”
Nessuno si sbilancia sul giorno in cui Bove verrà dimesso dall’ospedale
Scrive il Corriere Fiorentino, nessuna decisione è stata ancora presa, il defibrillatore sottocutaneo che obbligherebbe Edoardo Bove a dire addio alla Fiorentina e al calcio italiano è una possibilità concreta, per il momento resta un’ipotesi. Nel massimo riserbo infatti, nella terapia intensiva cardiologica diretta dal dottor Pasquale Bernardo, i medici continuano a sottoporre il giocatore a esami approfonditi per capire fino in fondo l’origine del problema che domenica gli ha fatto rischiare la vita.
La Roma, proprietaria del cartellino di Bove (a Firenze in prestito con diritto di riscatto fissato a 10 milioni), tramite il suo staff medico – da ieri nella capitale sono tornati anche i Friedkin, ma non risultano contatti diretti tra le proprietà —, si informa costantemente delle condizioni del giocatore, anche perché proprio i giallorossi sono gli unici ad avere lo storico clinico del loro ex talento, nonché gli unici ad avergli concesso l’idoneità sportiva, visto che il Nazionale Under 21 è arrivato a Firenze a fine agosto quando la stagione era già iniziata.
Il quadro clinico è stato già definito: ma serviranno ulteriori esami
L’aritmia ventricolare, il basso potassio nel sangue, la cicatrice post miocardite avuta nel 2020: il quadro clinico è già piuttosto definito, ma prima di decidere la strada da seguire saranno necessari altri esami. Come quelli sul Dna e i test sotto sforzo. Servirà tempo insomma.
A Careggi nessuno si sbilancia sulle dimissioni del paziente. Perché, come detto, nulla è stato ancora deciso. Per Bove potrebbe essere necessario il defibrillatore sottocutaneo, ma, in base ai risultati delle analisi, si potrebbe anche scegliere di farlo tornare a casa con un apparecchio esterno per monitorare il battito cardiaco, in modo da prendersi altro tempo (in attesa che lo screening genetico sia completato) prima di fare la scelta definitiva.