“Flebo prima di giocare, e senza fare domande”: l’ex milanista lo rivela dopo anni i “Prendevamo pillole come caramelle”

Illustrazione di alcune pillole (Pixabay FOTO) - goalist.it

Illustrazione di alcune pillole (Pixabay FOTO) - goalist.it

Ciò che racconta il giocatore sembra surreale. Si utilizzavano flebo e pastiglie, e lo sappiamo solo ora. Cos’è successo?

Nel calcio, soprattutto in passato, non era raro sentire storie di giocatori che prendevano pillole prima delle partite. Alcuni lo facevano per migliorare la prestazione, altri per calmarsi, altri ancora per reggere lo stress o combattere dolori che oggi richiederebbero settimane di stop.

C’erano quelli che prendevano stimolanti per “carburare” meglio in campo, soprattutto nei periodi in cui i controlli antidoping erano più blandi. In certi casi si trattava di vere e proprie anfetamine, roba pericolosa, ma che all’epoca veniva usata quasi come se fosse normale.

Poi ci sono stati casi di giocatori che, pur non dopandosi nel senso stretto, prendevano ansiolitici o farmaci per dormire, magari perché non reggevano la pressione. 

Oggi c’è molta più attenzione su queste cose, ma le storie del passato ci ricordano che anche i campioni, sotto la maglia e le luci dello stadio, sono solo persone. E spesso, per reggere il peso di aspettative e dolore, facevano ciò che potevano. Anche se non era sempre la scelta giusta.

Quei dubbi che tornano col tempo

Certe domande, magari, non te le fai subito. Quando sei giovane, quando giochi, quando tutto gira veloce. Ti affidi ai medici, ai preparatori, fai quello che ti dicono. E poi, solo dopo, quando smetti e vedi certe cose succedere, magari a ex compagni, a gente che hai conosciuto, allora ti si accende qualcosa dentro. Una specie di inquietudine.

È quello che sta succedendo a molti ex calciatori, soprattutto di quegli anni lì, gli anni ‘90. Dopo le parole di Dino Baggio, che aveva già messo sul tavolo la questione delle sostanze usate durante le carriere, adesso è venuto fuori anche Florin Raducioiu, uno che il calcio italiano lo ha vissuto in pieno, tra Milan, Brescia, Verona. E anche lui ha iniziato a farsi delle domande.

Florin Răducioiu nel 1995 (Wikipedia Vasile Moldovan _ Arhiva AGERPRES FOTO) - goalist.it
Florin Răducioiu nel 1995 (Wikipedia Vasile Moldovan _ Arhiva AGERPRES FOTO) – goalist.it

Cos’è successo?

Raducioiu, oggi 52enne, è intervenuto in TV in Romania e ha raccontato un ricordo che non riesce a togliersi dalla testa: le flebo con un liquido rosa, che venivano fatte ai giocatori alla vigilia delle partite. Dicevano che era solo zucchero e vitamine, ma lui ha qualche dubbio.

Non è solo questione di curiosità. Raducioiu dice di aver iniziato a pensarci dopo la morte di Gianluca Vialli, che ha colpito moltissimi ex compagni e colleghi affermando che, anche a Milano, prendevano qualcosa di simile. Insomma, vorrebbe vederci un po’ più chiaro su questa situazione…