“Walter, ricominciamo d’accapo”: Sabatini ritorna, tutto pronto I E’ lui l’uomo mercato

Walter Sabatini nel 2022 (LaPresse FOTO) - goalist.it
Forse la sua pausa è terminata, Walter Sabatini potrebbe “tornare in campo”. E’ lui l’uomo ideale per risollevare la squadra.
Walter Sabatini è uno di quei personaggi che nel calcio non puoi ignorare. Un dirigente vecchia scuola, uno che vive di pallone, di intuito e, diciamolo, anche di qualche sigaretta di troppo.
Il bello di Sabatini è che vede i talenti prima degli altri. Quando tutti guardano in una direzione, lui spunta da un’altra parte con un colpo che non ti aspetti.
È famoso anche per il suo modo di vivere il calcio in maniera quasi dolorosa. Ogni scelta, ogni trattativa, se la sente addosso come un peso. E se parli con chi ha lavorato con lui, ti dicono tutti la stessa cosa: Walter è uno vero. Diretto, passionale, senza troppi filtri.
Secondo me oggi uno come lui manca un po’ nel calcio moderno, troppo pulito, troppo calcolato. Sabatini è il tipo che ti regala una dichiarazione che ti fa emozionare o arrabbiare, ma mai annoiare. E alla fine, in un mondo pieno di copioni, uno che resta così se stesso fa solo bene.
Walter Sabatini, il talento di vedere oltre
Walter Sabatini nel mondo del calcio è una specie di sciamano. Non lo dico a caso, eh, perché lui ha quell’occhio lì, quello che ti becca il fenomeno in mezzo a una partita scialba che nessun altro avrebbe mai guardato. La sua carriera è un viaggio pazzesco tra mille piazze: Lazio, Palermo, Roma, Inter, Bologna, Salernitana… Sempre a caccia di giocatori sconosciuti da trasformare in campioni. Qualcuno magari si ricorda ancora quando a Roma portò Marquinhos e Pjanić praticamente dal nulla.
Il suo stile? Un mix di genio e sofferenza. Sabatini vive il calcio sulla pelle, roba seria. Non è uno da numeri e statistiche a tavolino, è uno che guarda un ragazzino tirare due calci al pallone e decide in cinque minuti se può diventare un fuoriclasse. Certo, non tutte le sue scommesse hanno funzionato, però ogni suo colpo ha sempre avuto un senso, una storia dietro. E poi, diciamocelo: chi altro avrebbe il coraggio di farsi vedere in conferenza con la sigaretta in mano, mezzo perso nei suoi pensieri?

Il possibile ritorno
Ora però il suo nome torna a girare forte in un’altra piazza storica: la Sampdoria. La situazione lì è un casino, inutile girarci intorno. Dopo il ribaltone dei giorni scorsi tra cambi dirigenziali, tensioni interne e una classifica che mette ansia solo a guardarla, il club sta provando a rimettersi in carreggiata. Ma il futuro è appeso a un filo, e molto dipende da questa salvezza ancora tutta da conquistare.
E qui spunta l’idea: se la Samp riesce a rimanere in Serie B (sì, perché l’obiettivo adesso è salvarsi lì), potrebbe esserci spazio per il grande ritorno di Sabatini. Sarebbe un colpo di scena mica da poco. Uno come lui porterebbe subito esperienza, carattere e, soprattutto, quella capacità rara di vedere possibilità dove gli altri vedono solo problemi. E francamente, in un momento così incasinato, uno che sa leggere il futuro a occhi chiusi farebbe proprio comodo.