Guida è in pericolo: parole troppo forti, ora i tifosi sono inferociti I Necessario l’intervento della polizia

Scontri tra ultra (Depositphotos)

Scontri tra ultra (Depositphotos FOTO) - goalist.it

La situazione è abbastanza critica, e sono in molti a non aver accettato le parole di Guida. Cos’è successo esattamente?

A volte nel calcio capita che un giocatore venga fermato non per infortunio o squalifica normale, ma perché considerato pericoloso. Non sto parlando solo di falli duri, ma proprio di atteggiamenti fuori controllo in campo.

Ci sono stati casi di calciatori troppo aggressivi, che entrano a gamba tesa come se fossero in una rissa. Quando capita, gli arbitri o addirittura le federazioni decidono di sospenderli, per proteggere gli altri e mantenere un minimo di sicurezza in campo.

Uno dei più famosi è stato Duncan Ferguson, soprannominato “Big Dunc”, che negli anni ’90 si è fatto sospendere più volte per la sua violenza, tanto da finire pure in prigione per un’aggressione durante una partita. Ma anche più di recente, giocatori come Pepe o Sergio Ramos sono stati etichettati come “pericolosi” per i loro interventi al limite.

Alla fine, il calcio è uno sport fisico, ma non deve mai diventare un pericolo pubblico. Quando si supera il limite, serve fermarsi, anche per il bene dello spettacolo. Nessuno vuole vedere una partita trasformarsi in un ring.

Quando il calcio perde la testa

Il calcio dovrebbe essere una festa, no? Tifo, emozioni vere, risate sugli spalti. E invece, ogni tanto, scoppiano casini che con lo sport non c’entrano niente. Risse, insulti, giocatori che se le dicono di ogni e tifosi che perdono completamente la testa. E a pagarne il conto, spesso, sono quelli che stanno in mezzo a cercare di far rispettare le regole.

Non serve nemmeno stare a elencare tutti gli episodi: basta accendere la TV o leggere due righe online. Partite che diventano far west, gente che si dimentica che, alla fine, è solo un gioco. In un clima così, chi arbitra deve avere nervi d’acciaio… e pure un bel po’ di coraggio.

Marco Guida in azione (Lapresse FOTO) - goalist.it
Marco Guida in azione (Lapresse FOTO) – goalist.it

Il mondo dell’arbitraggio

In questo ambiente sempre più pesante, Marco Guida ha deciso di parlare chiaro a Radio CRC. Ha spiegato che ha scelto, insieme a un collega, di non arbitrare certe partite perché il calcio, purtroppo, viene vissuto in maniera diversa. Di conseguenza, ogni arbitro è libero di decidere dove vuole andare ad arbitrare.

Guida ha raccontato che non sempre, dopo un errore in campo, si sentiva sicuro nemmeno con la famiglia durante una passeggiata. E parlando di cose ancora più gravi, ha commentato con rabbia l’aggressione a un giovane arbitro ad Acireale, definendola senza mezzi termini un gesto “vile, vigliacco e disgustoso” (fonte: CRC). Per questo ha proposto che, già dalla prossima stagione, solo i capitani possano parlare con l’arbitro durante le partite.