VENEZIA – A distanza di 19 anni, il ritorno della Juventus al Penzo ha un retrogusto tutt’altro che dolce: i bianconeri non riescono andare oltre l’1-1 contro il Venezia, complici i soliti problemi offensivi ed il buon atteggiamento difensivo mostrato dalla squadra di Zanetti.
I primi venti minuti di gara non regalano grandi giocate, con la Juventus che si riversa a più riprese nella metà campo dei padroni di casa senza creare, però, grossi problemi alla porta difesa da Romero. Nei minuti seguenti, il Venezia prova audacemente a reagire, ma l’entusiasmo dei lagunari è subito soffocato dal vantaggio di Morata che, al 32’, sfrutta l’ottimo suggerimento di Pellegrini dalla sinistra e anticipa Caldara, sblocca così la gara. Dopo l’1-0, i bianconeri mantengono il pallino del gioco e al 46’ hanno l’occasione per raddoppiare. Locatelli lancia Cuadrado in campo aperto, ma l’esterno colombiano incrocia troppo e la palla finisce di poco fuori dallo specchio.
La seconda frazione si apre con un Venezia decisamente brillante che, sotto la spinta del Penzo, tenta di riportare la gara in equilibrio. Al 55’, sfruttando un’indecisione della difesa piemontese, Haps appoggia ad Aramu che, senza pensarci, fa partire da fuori area un sinistro preciso che batte Szczesny e permette agli arancioneroverdi di acciuffare il pareggio. Dieci minuti più tardi, la Juventus ha la possibilità di riportarsi davanti, ma uno splendido riflesso del portiere veneziano nega la gioia del gol a Bernardeschi. Nell’ultimo quarto d’ora, la Juventus tenta invano di portare a casa i tre punti, mostrando il principale problema di quest’anno: la fase offensiva.
La squadra di Allegri non perde solamente punti preziosi, ma anche Paulo Dybala, costretto ad uscire al 13’ del primo tempo e sostituito da un evanescente Kaio Jorge. Il Venezia, invece conquista, con una buona prova, un punto che lo allontana ulteriormente dalla zona retrocessione.
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