Clima elettrico e partita scoppiettante a San Siro, dove il Milan ospita la Roma nel big match delle 18:30. Pioli deve gestire le assenze in difesa dell’infortunato Kjaer e dei contagiati Romagnoli, Tomori e Calabria. C’è Kalulu al centro assieme a Gabbia, Theo e Florenzi gli esterni. Ibrahimovic parte dalla panchina, Giroud è assistito dal tridente leggero Messias–Brahim–Saelemaekers. I giallorossi, che non battono il Diavolo a Milano dall’ottobre 2017, ritrovano capitan Pellegrini e Veretout, gli unici cambi rispetto al match pareggiato contro la Sampdoria.
Inizia il match e la Roma va subito in apnea, Theo Hernandez scaglia un mancino dal limite che trova i guantoni di un attento Rui Patricio. E’ il primo avvertimento alla retroguardia giallorossa, evidentemente spaesata di fronte alle scorribande dei padroni di casa. L’episodio che sblocca la gara arriva quattro minuti dopo: Abraham si oppone con il braccio largo alla conclusione di Theo, Chiffi è richiamato dal VAR e assegna il penalty. Giroud apre il piatto sinistro e spiazza il portiere, tornando al gol dopo due mesi e mezzo. Sono cinque in campionato, tutti segnati davanti al suo pubblico. La squadra di Mourinho prova a organizzare una reazione, ma la rete di Messias al 17′ le taglia le gambe. Retropassaggio suicida di Ibanez, Giroud colpisce il palo assistendo di fatto il brasiliano ex Crotone. Il match sembra indirizzato, il tiro di Zaniolo sbatte su Maignan, che si supera sulla seconda conclusione del giallorosso deviata da Abraham. Ma l’inglese insiste e accorcia le distanze al 40′, mettendo lo zampino sulla rasoiata di Pellegrini. E’ l’ultimo acuto del primo tempo, che si conclude con due risse a centrocampo.
La Roma rientra in campo rinvigorita dal gol di Abraham, compiendo un grande sforzo per trovare il pareggio. Ma i pericoli maggiori sono per Rui Patricio, salvato dalla traversa colpita prima da Brahim Diaz e poi da Florenzi su punizione. Straordinarie, invece, le risposte di Maignan, sul rasoterra incrociato di Abraham e sulla rasoiata mancina di Mkhitaryan. Pioli dà fuoco alle micce della panchina: entrano Bakayoko, Leao, Conti e Ibrahimovic. E’ proprio lo svedese che, dopo l’espulsione di Karsdorp, serve la sponda che spiana la strada a Leao. Il portoghese mette il turbo e gonfia la rete per il 3-1. Roma definitivamente al tappeto, ma ci sarebbe spazio anche per il poker rossonero. Mancini entra in ritardo in area e Chiffi lo caccia per doppia ammonizione. Dal dischetto Ibra si fa ipnotizzare da Rui Patricio, fallendo il suo diciassettesimo rigore in carriera, il quinto degli ultimi sette.
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