Allo stadio Meazza in San Siro l’Inter ospita la Fiorentina in una sfida di alta classifica. Per i nerazzurri è fondamentale tornare alla vittoria per restare sulla scia del Napoli e del Milan, ma Italiano ha altri piani. L’Europa dista infatti soltanto tre punti e la Viola ha il dovere di crederci. Ecco perché, anche senza il totem Bonaventura, non cambia il modulo dei toscani: nel 4-3-3 Venuti è preferito ad Odriozola sulla destra, Duncan al fianco di Torreira, Saponara fa scivolare Sottil in panchina. Inzaghi non recupera né Brozovic né De Vrij, ma torna a galoppare sulla fascia Dumfries. D’Ambrosio e Vidal ritrovano una maglia dal 1′. Gosens ancora in panca, c’è Perisic a sinistra.
Sono gli ospiti a farsi preferire nei primi minuti di gioco, ben messi in campo e rapidi a verticalizzare. Al 6′ Nico Gonzalez si libera sulla sinistra e calcia sul secondo palo. Handanovic fa buona guardia e sventa la minaccia. L’estremo difensore nerazzurro è decisivo anche sette minuti dopo con un intervento in volo sul tiro da fuori di Saponara. Alla mezzora ecco la risposta dell’Inter: Dumfries pesca in area Vidal, che svirgola da ottima posizione. Prendono fiducia i padroni di casa, che vanno vicini al gol anche al 37′ con un bell’allungo di Dzeko che viene schermato da Terracciano. La Viola cerca punti di riferimento ma Piatek è un fantasma che deambula fra Skriniar e Bastoni. E si abbassa sempre di più. Lautaro mette in porta un rasoterra deviato di Dumfries, ma Chiffi annulla per fuorigioco del 10. Si va al riposo sullo 0-0.
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La ripresa si tinge subito di viola. Nico Gonzalez pesca in area piccola Torreira, che trova il secondo gol in sette giorni e fa 1-0 a San Siro. Dura poco la gioia di Italiano e dei suoi, che subiscono un ribaltamento di fronte e il gol del pari. Perisic si invola sulla sinistra e pennella un cross preciso per la testa di Dumfries. Da quinto a quinto, l’Inter la riprende. Ed è ad questo punto che la Fiorentina cala di intensità, chiudendosi a riccio nella sua metà campo senza quasi mai riuscire a far capolino dalle parti di Handanovic. Al 65′ Lautaro prende il tempo a Venuti, che lo contrasta e ne provoca la caduta. Chiffi prima indica il dischetto, poi va al VAR e torna sui suoi passi. Niente penalty, si va avanti. Diventa forsennato il ritmo, con continui ribaltamenti di campo, a farne le spese la precisione nell’ultimo passaggio. Incredibile l’occasione che capita sui piedi di Vidal all’88’. Igor si immola e salva la Viola. Lo imita Milenkovic al 91′, che si oppone a Sanchez, servito ottimamente dal centrocampista cileno. L’ultima occasionissima, però, ce l’ha la Fiorentina con il neo-entrato Ikoné, che si fa tutto il campo, salta Calhanoglu ma viene murato da Handanovic. Finisce 1-1, nerazzurri e viola si spartiscono il bottino con qualche rimpianto.
I ritmi alti e l’alta qualità in campo regalano agli appassionati di calcio un match gradevole e aperto a ogni risultato. Le statistiche premiano la Fiorentina nei duelli, soprattutto aerei (vinti dai viola nel 62,5% dei casi), ma evidenziano anche la poca precisione al tiro degli uomini di Italiano (23,5%), che concludono 17 volte, ma solo 4 nello specchio. L’Inter arriva con difficoltà in area, sbaglia tantissimi cross (neanche uno su tre raggiunge gli attaccanti) ma si rende molto pericolosa nei minuti finali. Le respinte di Igor e Milenkovic – dodici in totale le ribattute difensive dei toscani – salvano il risultato.
Lucas Torreira si prende la scena anche a San Siro. Dopo aver segnato al Bologna risolvendo una mischia in area, il centrocampista uruguaiano sblocca pure la gara contro i nerazzurri, ancora una volta a due passi dal portiere. La sua leadership nello spogliatoio è ormai consolidata. Smista i palloni, azzanna le caviglie degli avversari, prende un sacco di botte e non molla mai. Neanche con un dente rotto, come stasera. Il 10 sulla fanta-pagella è più che meritato. Nella Viola buoni anche gli spunti di Nico “Speedy” Gonzalez, autore dell’assist per il gol dell’ex Samp. 7,5 in saccoccia. In difesa signoreggia Igor, 7.
Nell’Inter delude ancora Barella, 5,5 giusto. Torna titolare e torna al gol dopo quasi tre mesi Denzel Dumfries. Il volo e la zuccata di testa valgono l’1-1 e un 10 ineccepibile. Ma è l’unico nerazzurro a brillare, non vanno oltre un 6 striminzito Lautaro e Dzeko. Bene Bastoni e Skriniar, mai in affanno con Piatek. 6,5 a entrambi.
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