Allo stadio Bentegodi va in scena una partita di importanza cruciale per il Milan di Pioli, obbligato a far risultato per rispondere all’Inter e riprendersi la vetta della classifica. Il Verona, dal canto suo, può ancora sperare nel settimo posto e va a caccia del record di punti in serie A. Le grandi ambizioni di Tudor si intuiscono già dall’undici titolare, che vede il ritorno di Lazovic sulla sinistra e di Gunter nel terzetto difensivo con Ceccherini e Casale. Tameze e Ilic sulla linea mediana fanno da tramite con il trio delle meraviglie, Caprari e Barak dietro il Cholito Simeone. Con la rosa finalmente al completo – eccezion fatta per Kjaer – Pioli fa solo due cambi rispetto al match vinto contro la Fiorentina: Messias e Brahim vanno in panchina, promossi Saelemaekers e Krunic con Leao sulla trequarti. Giroud unica punta, Ibrahimovic va in panchina.
Nella bolgia del Bentegodi, il primo squillo della partita è del Diavolo, che insidia la porta di Montipò con un mancino potente di Theo Hernandez dai 25 metri. Il tiro finisce non lontano dall’incrocio dei pali. Risponde con la stessa moneta Simeone, che prova il destro a giro dal limite, Maignan para senza problemi. La gara è subito frizzante, con tante sgroppate offensive e ribaltamenti di fronte. I rossoneri ci riprovano al 14′, ma il colpo di testa di Krunic è alzato in corner da Montipò. Sale la manovra del Milan che al quarto d’ora riesce a sbloccarla. Un lancio lungo dalla difesa arriva sulla testa di Tonali, bravo a liberarsi di Ilic e a gonfiare la rete con un destro da vero centravanti. La gioia dei 16 rossoneri sugli spalti è strozzata dall’intervento del VAR, che annulla il gol per fuorigioco del n°8. Non si scompone il Milan, che riesce subito a costruire un’altra palla gol: Calabria scambia con Tonali e calcia da posizione defilata, Montipò gli chiude ancora lo specchio. Prova ad accendersi il Verona, Faraoni accelera sulla destra e crossa in area, Caprari prende il tempo a Tomori e calcia, esterno della rete. Insistono i padroni di casa: Barak verticalizza per Simeone, che è impreciso nella conclusione, ancora fuori di poco. Sono le prove generali del gol, che arriva al 39′ al termine di un’azione da manuale del calcio. Caprari serve Lazovic sulla sinistra, pennellata perfetta sul secondo palo corretta in porta da Faraoni. Ma il cuore del Milan è più grande delle difficoltà e consente al Diavolo di trovare il pari un attimo prima del duplice fischio. Leao sprinta su Casale e sul suo cross rasoterra arriva il tap-in vincente di Tonali.
Il secondo tempo inizia come era finito il primo. E’ ancora un super Leao a creare le maggiori difficoltà alla difesa gialloblù. Al 50′ mette la quinta e brucia il povero Barak con una fuga sulla fascia sinistra da centometrista. Assist al bacio sul secondo palo, su cui Tonali deve solo mettere il piede. Doppietta del centrocampista, che festeggia al meglio il ventiduesimo compleanno. La squadra di Tudor non molla un centimetro: Caprari serve Tameze al limite dell’area, il suo destro è alto sopra la traversa. Al 62′ Pioli fa i primi cambi: dentro Messias e Rebic per Saelemaekers e Giroud. Sembra non finire mai la benzina nel serbatoio di Leao, mina vagante nell’area del Verona. Al 65′ Montipò si tuffa per respingere un destro preciso del portoghese, ma la difesa gialloblù è in affanno. Dalla panchina entra Lasagna, che cerca la torsione di testa su cross di Lazovic, pallone alto. A cinque minuti dal termine c’è spazio anche per Ibrahimovic e Florenzi, a cui bastano 120” per trovare il gol che chiude i discorsi. Messias lo lancia in area e l’ex Roma colpisce con una rasoiata che si insacca nell’angolino alla destra di Montipò. E’ la ciliegina sulla torta di una serata perfetta per il Milan, che supera a pieni voti l’esame Verona e torna a +2 sull’Inter. Ora bastano altri quattro punti per cucirsi lo scudetto sul petto, undici anni dopo l’ultima volta.
I numeri del match del Bentegodi premiano la squadra di Pioli, che esce meritatamente vittoriosa da una gara complicata. Il gol di Faraoni arriva da uno dei tanti cross in area di Lazovic, spina nel fianco di Calabria. Alla fine, sono 22 i traversoni dalle fasce effettuati dagli scaligeri, di cui però solo due precisi per la testa degli attaccanti. Anche le conclusioni sono spesso fuori misura, tre centrano lo specchio, sette si spengono sul fondo senza impegnare Maignan. Il Milan, invece, effettua ben 18 tiri, otto dei quali in porta (44% di precisione). Netta la superiorità dei rossoneri nei contrasti e nei duelli aerei, vinti nel 62% dei casi da Tonali e compagni.
Fioccano i bei voti nelle file rossonere dopo l’ottima vittoria contro il Verona. Sugli scudi in particolare gli straordinari Leao (due assist) e Tonali (due reti), che confezionano tre punti vitali per la corsa scudetto. Sensazionale anche la prova difensiva di Kalulu, che porta a casa un 7 in pagella più che meritato. Fulminante l’ingresso in campo di Florenzi, che trova il gol in neanche cento secondi, 7. 6,5 al propositivo Krunic, senza acuti sia Theo che Giroud, 5,5. Nei padroni di casa il grande assente della serata è Barak, 5. Casale non ci capisce niente con Leao, 5 secco. Lazovic e Faraoni sono gli ultimi a mollare e anche gli unici a creare problemi a Maignan: 6,5.
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