Tornano i tre tenori, la Fiorentina è (almeno) in Conference. Adesso tutti ad Atene
CAGLIARI-FIORENTINA 2-3, le pagelle di Stefano Borgi.
TERRACCIANO: 6 tre parate decisive nel primo tempo. Nel secondo Deiola è troppo solo per poter intervenire, mentre sul 2-1 di Mutandwua è lento, quasi pachidermico nel buttarsi. Errori e prodezze si annullano.
DODÒ: 6 il brasiliano è in forma, entra nell’azione del gol di Bonaventura. Da rivedere la marcatura sul destro di Mutandwa. Comunque la porta a casa.
MILENKOVIC: 5 Lapadula gli scappa una sola volta, ma per sua fortuna è in fuorigioco. Sul pareggio di Deiola è una statua di sale, esce prima di fare altri disastri.
(dal 65′ QUARTA): 6 ci prova, come sempre, di testa. Fuori di poco.
RANIERI: 5 è lui a tenere in gioco Deiola, ed il gol dell’1-1 ce l’ha parecchio sulla coscienza. È in calo di forma (già da tempo), campanello d’allarme per Atene?
BIRAGHI: 6 ordinaria amministrazione, ed un bel mancino su punizione che manda in gol Nico. Sufficienza sindacale.
BONAVENTURA: 6,5 il piede è quello di sempre, la mobilità forse no… e (ahimè) non tornerà mai. Ma la sua non convocazione di Spalletti per l’Europeo sa molto di ingiustizia e della mancanza di “Santi in Paradiso”.
(dal 72′ BELTRAN): 6 si prende il rigore del 3-2. A suo modo mette il timbro sull’Europa.
MANDRAGORA: 5 un’ammonizione gratuita ed un pallido anonimato. Non è la prima volta.
(dal 55′ ARTHUR): 7 le gambe sembrano girare, la freddezza su rigore del 3-2 poi è degna di un campione. Buona notizia per la finale di Conference.
IKONÈ: 4 la solita confusione, il solito ondeggiare, le solite finte… inutili. Direi fastidiose. Capolinea.
(dal 55′ GONZALEZ): 6,5 il gol del 2-2 gli regala l’ampia sufficienza.
BARAK: 5,5 ormai la stagione è andata. E forse anche la sua permanenza a Firenze. Peccato… non sapremo mai qual è il suo vero ruolo.
CASTROVILLI: 6 l’atteggiamento è quello di sempre, molle, indolente, quasi disinteressato. Però la qualità c’è e quella non si perde. E anche a Cagliari si è vista.
BELOTTI: 5,5 un colpo di testa parato (miracolo di Scuffet) a metà primo tempo, e poi nient’altro.
(dal 72′ N’ZOLA): S.V.
All. ITALIANO: 7 l’importante era fare un punto e che nessuno si facesse male. Ne ha fatti tre, con due cambi decisivi. Missione compiuta, anzi… stracompiuta.