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Fiorentina, Ferrari: “Atene? Abbiamo sbagliato, sopraffatti dalla rabbia. Budget? Non siamo soddisfatti dell’ottavo posto”

Alessandro Ferrari, dg della Fiorentina, ha così parlato in conferenza stampa: “Cessioni? Commisso lo ha detto e confermato che è felicissimo di aver scelto Firenze e di dedicare tempo e lavoro alla società e niente lo separerà dalla Fiorentina. Prospettive? L’ha tracciata il presidente, la società vuole migliorare partendo dalla base dell’Europa e dell’ottavo posto di cui non è soddisfatto, abbiamo voglia e desiderio di migliorarci e festeggiare con i tifosi. Il Viola Park è una struttura che ci permette di ritrovarci e vedere cosa va bene e no e ci permettere di far crescere le persone. Queste sono le strade che vogliamo seguire. Palladino? Accordo biennale con opzione sul terzo anno. Budget? Non siamo soddisfatti di essere arrivati ottavi, il programma è mettere insieme le competenze delle persone dell’area sportiva, lo scouting in tutto il mondo e i giovani sui quali investire. Budget dipende dalle operazioni in cui si crede, dobbiamo essere bravi ognuno nel suo ruolo ad individuare le persone giuste. E l’area aziendale dovrà andargli dietro e dire se sono fattibili. Certo siamo preoccupati per lo stadio che non permette di programmare. Stadio? Abbiamo visto e letto tante cose ma ufficialmente domani invieremo una lettera al Comune in cui chiederemo di non iniziare i lavori allo stadio senza copertura finanziaria e scadenza. La nostra visibilità sullo stadio per ora è di un anno. Faremo di tutto per evitare situazioni che per noi diventerebbero dei danni.

Non c’è una cifra, è un discorso di operazioni e di quello che proveremo a fare. Il monte ingaggi è importante e dovremo vedere chi rimane e chi no. Avremo un incontro con il mister in cui capiremo le sue preferenze tecniche e su quello che abbiamo in casa. Buget non è un problema se ci sono operazioni che ci piacciono e sono fattibili economicamente per la Fiorentina. Nella lettera di Commisso c’è il dispiacere per quanto accaduto ad Atene, è stato un errore di comunicazione non portare nessuno ai microfoni ed abbiamo sbagliato e il presidente lo ha ammesso. Come ricomponiamo? Lavorando e facendo vedere che abbiamo gli stessi sogni e desideri.

Stadio? Il tema è delicatissimo e non è politico ma di struttura, non è una questione di sindaco. Lo è perché è diventato un monumento e noi cercheremo in tutti i modi che se inizieranno i lavori devono anche finire e festeggiare il centenario nel 2026 con le gru non vogliamo farlo. Perciò chiediamo che ci sia una presa di coscienza visto che ci sono tanti casi di cantieri. Come colmare il gap? Serve il controllo efficace, serio perché ci sono organi competenti a fare questo. E se ci sono istituzioni non in regola non bisogna fare sconti a nessuno. E noi speriamo che chi è competente controlli che i club siano sani e i campionati regolari. Ci siamo dati tempo con il presidente per vedere se mancano delle figure e quali per la prossima stagione. Io ringrazio lo staff della comunicazione che sta andando avanti da solo da qualche mese e vedremo se ci saranno innesti”.

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