Zazzaroni controcorrente sulla Nazionale: “Ho sempre creduto nei miracoli, con un altro po’ di c**o potremmo anche vincere l’Europeo”
Ivan Zazzaroni, nel suo fondo sul Corriere dello Sport, ha parlato così dell’Italia di Spalletti: “Fino alle 22 e 45 di lunedì ero convinto che la nostra Nazionale fosse tra le più scarse. Poi ho letto e ascoltato un sacco di sciocchezze, interventi disperanti o fantasiosi, e soprattutto ho visto – come voi – più volte all’opera le altre presunte grandi: Francia, Germania, Olanda, Portogallo, Belgio e quindi Mbappé e Griezmann, Havertz e Kroos, Gakpo e Reijnders, Ronaldo e Bernardo, Lukaku e De Bruyne, giungendo all’ottimistica conclusione che con un altro po’ di culo potremmo anche vincerlo, questo benedetto torneo.
La verità è che in Germania sono arrivati atleti con 60, 65 partite nelle gambe (grazie, Uefa) e anche mentalmente spompati, penso in particolare ai top player impegnati tutto l’anno con City, Bayern, Real, Barcellona, Psg, Inter. È naturale che fatichino a dare il meglio. Oltretutto siamo in una fase del calcio internazionale assai povera di talenti, pertanto l’espressione dei valori tecnici non è esaltante. Da giorni assistiamo a partire noiosissime, la più piacevole è stata Turchia-Georgia. I pochi finalisti che mi hanno divertito si chiamano Nico Williams, 21 anni, stipendio di 7 milioni l’anno, Fabian, che abbiamo spedito in Francia, Güler, Musiala e Mikautadze.
Ho sempre creduto nei miracoli: dal gol di Robi Baggio alla Nigeria nel ’94 a quello di testa in elevazione di Giorgino Bresciani, 1 metro e 70, al Chievo che nel ’96 diede la promozione in B al mio Bologna. La delpierata, o la tottata, di Zaccagni alla Croazia altro non è che l’ennesimo miracolo del calcio, che resta lo sport più emozionante del pianeta. Miracoloso, il gol di Zac, ma non quanto il passaggio di Lukaku da traditore e bollito quando lasciò l’Inter per la Roma a sfondareti impareggiabile ora che sembra essere un obiettivo del Milan. I miracoli non hanno limiti. Forza, Lucio”.