Cassano sull’addio al Verona: “Ero in sovrappeso di 10kg. Non avevo più voglia di sacrificarmi”
Cassano racconta il burrascoso addio all’Hellas Verona
Antonio Cassano non ha rimpianti in merito all’addio all’Hellas Verona, ultima squadra con cui si è allenato prima del ritiro. L’ex giocatore pugliese ha raccontato a Viva El Futbol il retroscena di quel burrascoso addio: “A Pecchia, che era l’allenatore, ripetevo quanto la squadra fosse scarsa. Mi diceva di provarci, mi incoraggiava, ma dopo tre giorni di ritiro ho capito che la situazione non andava bene. Pazzini e Cerci avevano dei grossi problemi al ginocchio e io ero dieci chili sovrappeso. Ma sapete cosa mi ha fatto perdere la testa? Nei due-tre giorni di allenamento avevo una panza imbarazzante. Correvo solamente e alla fine facevo la partitella – ha spiegato Cassano -.
In una di queste Romulo (ex Juventus e Fiorentina ndr) giocava con me. A un certo punto prese la palla e cominciò a dribblare tutti in orizzontale. Alla terza volta gli dissi che in questo gioco la palla si passa in avanti e che se avesse continuato sarebbe finito in autostrada. In quel momento è finita la mia avventura con il Verona. La sera stessa andai da Pecchia e dal direttore sportivo Fusco e dissi loro che me ne sarei andato. Mi trattennero tre giorni, ma niente da fare. Non riuscivo più ad andare avanti e non avevo più voglia di fare sacrifici”.