Sarri doppia faccia: così la Lazio rischia l’Europa
Lazio-Sarri: una nuova love story
L’arrivo di Maurizio Sarri alla Lazio, la scorsa estate, aveva riacceso il tifo biancoceleste, ancora in lutto per l’addio di Simone Inzaghi in direzione Milano. I giocatori già presenti i rosa, sembravano sposarsi bene con le caratteristiche del neo tecnico toscano. Appunto, sembravano.
Anche il mercato estivo, rispecchiava l’ambizione della Lazio per la stagione successiva. Per sostituire i partenti Correa e Caicedo, la dirigenza ha portato alla corte di Sarri giocatori del calibro di: Felipe Anderson, Zaccagni e Pedro. Pronti via la Lazio rispetta subito le attese. Nelle prime due giornate lo score è: 9 gol fatti, 2 subiti e 6 punti in campionato.
Montagne russe biancocelesti
L’ entusiasmo nell’ambiente però, è durato ben poco. Con l’inizio delle coppe europee e le molte partite la Lazio perde brillantezza e i risultati, inevitabilmente, ne risentono. Nelle ultime 8 partite si sono chiuse con un bottino di: 3 sole vittorie, 3 pareggi e ben 4 sconfitte. Quello inoltre che fa preoccupare Sarri, sono senza dubbio le disattenzioni difensive: una fragilità difensiva che si riflette in 18 gol subiti e risultati spesso rocamboleschi. Addirittura 20 gol subiti nelle ultime 10, troppo.
L’esempio più lampante è l’ultimo 3-3 in casa con l’Empoli. Con 37 gol quella della Lazio è la 5° peggior difesa del campionato, numeri da zona retrocessione. Nonostante questo i biancocelesti si trovano in sesta posizione, a -8 dalla Champions, grazie ad uno dei migliori attacchi del torneo. La punta di diamante del reparto offensivo è ovviamente Ciro Immobile . Il capitano ha messo a segno 14 gol sui 42 totali della squadra, pari al 33% del complessivo.
Lazio ad un bivio
Nel caso della Lazio, i numeri non lasciano spazio all’interpretazione. La squadra di Sarri si sta rivelando più fragile del previsto, soprattutto in difesa e in generale nella gestione mentale delle partite. 4 cartellini rossi, 46 gialli oltre a 6 rigori concessi evidenziano ancora di più questi limiti. Al contrario in fase offensiva è una vera macchina da gol e il dato più rilevante è sicuramente il primo posto nella classifica della % di realizzazione, con una conversione del 24%. Uno dei simboli è paradossalmente il centrocampista Milinkovic-Savic , capace fino qui di realizzare 7 gol e 7 assist, rendendolo così il più prolifico in Europa al pari di Dimitri Payet. Per raggiungere l’obiettivo della Champions quindi, Sarri e i giocatori dovranno riuscire a rendere più efficiente la difesa, senza togliere spinta ad una fase offensiva quasi perfetta.