Festa Bologna, in Champions League dopo 60 anni: ma c’è chi ha atteso di più in Europa
La sconfitta della Roma nel posticipo di ieri contro l’Atalanta ha emesso due importanti verdetti in ottica Europa. In un colpo solo, Juventus e Bologna sono, infatti, diventate matematicamente certe di un posto nella prossima Champions League. Ma se a Torino la partecipazione alla competizione mancava da un anno, profondamente diverso è il discorso per i rossoblù.
Era il 1964 quando il Bologna partecipò per l’ultima volta a quella che allora era la Coppa dei Campioni. Ai tempi, la squadra allenata da Fulvio Bernardini fu però particolarmente sfortunata. Abbinata all’Anderlecht nel sorteggio del primo turno, fu, infatti, eliminata dopo 3 gare molto combattute soltanto in seguito al lancio della monetina (all’epoca non esistevano i calci di rigore) che premiò i belgi.
Precedenti a parte, l’attesa di 60 anni permette di percepire la portata storica del traguardo per il club felsineo, che fino a ieri contava solo 12 esperienze internazionali. Una pausa da record che, sorprendentemente, non è comunque la più lunga della storia del calcio europeo.
Le attese più lunghe
Ad aver aspettato di più è stato, infatti, l’Anversa, tornato in Champions League nel 2023 dopo 66 anni, mentre il secondo posto va all’Eintracht Francoforte, rientrato nel 2022 dopo 63 anni. Ripercorrendo la top 5, troviamo poi per l’appunto il Bologna (60), il Lask (54) e l’AEK Larnaca (52).
Uno sguardo alla classifica delle prime 10 attese più lunghe rivela, inoltre, qualche sorpresa. A risaltare, ad esempio, è il sesto posto del Siviglia, che prima del 2007 aveva aspettato 50 anni per far ritorno nella competizione. O ancora il piazzamento del Tottenham e del Manchester City, tornati nel 2010 e 2011, rispettivamente dopo 49 e 43 anni.
Sponda Italia, la seconda squadra che ha atteso più a lungo, seppur con un divario impressionante dal Bologna, è stata la Sampdoria (19 anni). A seguire, troviamo la Roma con 18 anni di attesa e la Fiorentina con 13. Senza dimenticare che c’è anche chi come Cagliari, Verona e Torino aspetta ancora una seconda occasione.
Fonte dati: Transfermarkt