L'”Ivanismo” è servito: il Torino è la squadra che vince più contrasti in Serie A
Al termine dell’ennesima prova convincente del suo Torino, beffato dal gol di Raspadori all’88’, per Ivan Juric è stato impossibile nascondere il profondo rammarico: “Abbiamo massacrato il Sassuolo. Non vincere una partita del genere è una coltellata”. Ed effettivamente i numeri del match parlano chiaro: ventuno tiri verso la porta, di cui sei nello specchio difeso da Consigli, contro l’unico tiro – a bersaglio – dei neroverdi, due traverse, un palo, una rete in fuorigioco, nonché il secondo miglior dato stagionale nei contrasti vinti, il 66% (nel 4-0 alla Fiorentina l’inarrivabile 72,7%). Eppure, i granata si sono dovuti accontentare di un solo punto, che frena leggermente il ritmo “europeo” tenuto nelle ultime otto gare allo stadio Olimpico “Grande Torino”.
I FALLI – Ma Juric, che ha raccolto le redini della squadra solo sette mesi fa, può comunque essere soddisfatto della trasformazione del Toro, che ha ormai totalmente plasmato a sua immagine e somiglianza. Come riportato su queste colonne, il tecnico croato guida la squadra più fallosa del campionato – 390 i falli finora commessi da Mandragora e compagni, ben 51 in più del Verona secondo. Lukic (54) e Pobega (49) sono sul podio dei calciatori più aggressivi del campionato, dietro al blucerchiato Thorsby (55), leader di questa speciale classifica. Ma i granata non si accontentano di fare a sportellate, il più delle volte ne escono vincitori.
Photo LiveMedia/Francesco Scaccianoce Milan, Italy, December 22, 2021, italian soccer Serie A match Inter – FC Internazionale vs Torino FC Image shows: Tommaso Pobega (Torino FC) is challenged by Hakan Calhanoglu (FC Internazionale) LiveMedia – World Copyright
I CONTRASTI – Il Torino incorna l’avversario con una potenza disarmante, gli chiude ogni spazio, non lo lascia respirare. All’ombra della Mole si parla già di Ivanismo, una vera e propria filosofia calcistica che mister Juric ha sviluppato ispirandosi agli insegnamenti di Gian Piero Gasperini. Se è vero che l’Atalanta ha vinto più contrasti in assoluto dei granata (192), il Torino in percentuale ha fatto meglio, perché è uscito vittorioso da 189 contrasti sui 300 effettuati. Il 63% di successo contro il 54% della Dea, che è penultima in Serie A secondo le statistiche di Goalist (solo il Cagliari ha un dato inferiore, pari al 53,4%). Il muro invalicabile è Tommaso Pobega, che ha vinto addirittura il 70% degli scontri con gli avversari: chi ci sbatte, sostanzialmente, o frana o rimbalza.
GRANATISMO – Juric batte il suo mentore anche per tiri e gol subiti – solo ventuno le reti subite da Vanja, 26 da Musso – mentre i bergamaschi prevalgono per duelli vinti, 52% contro il 47% dei piemontesi. Insomma, la squadra di Juric lotta e sbraita nell’arena e, anche se segna poco per quello che crea, scatena l’entusiasmo dei suoi tifosi. E’ un comandamento non scritto ma parte della storia di questa squadra. Dal Grande Torino di Valentino Mazzola, che oggi avrebbe compiuto 103 anni, passando per quelli di Ferrini e Mondonico: al 90′ bisogna uscire dal campo con la maglia fradicia, dal granata scuro color sangue. Perché, come ha scritto Eraldo Pecci, motore del centrocampo del Toro scudettato nel 1976: “Il Torino può non vincere il campionato, può retrocedere, può fallire, ma non può perdere”…un contrasto. Juric pare averlo afferrato.